Torino, l’Imbarchino al Parco del Valentino sarà il primo locale cittadino H24

Nell’anno orribile della ristorazione, l’Imbarchino di Torino ha deciso di rendere il proprio servizio maggiore ed efficiente diventando il primo locale aperto sette giorni su sette e ventiquattro ore su ventiquattro nella Città della Mole.

Il Covid ha distrutto la ristorazione locale, dove nel 2020 sono stati 549 i ristoranti chiusi per la crisi economica legata alla pandemia.

Malgrado le difficoltà molti locali però hanno deciso di riaprire, come la pasticceria Gerla 1927, che riavvierà l’attivata della pasticceria Gertosio.

Il locale ha scelto di adottare una nuova politica anche per combattere lo stato di incuria in cui verte il parco.

L’Imbarchino di Torino diventa il primo locale aperto H24 sette giorni su sette della città: i dettagli

L’Imbarchino lancia una doppia sfida: essere un riferimento per i giovani e non e riqualificare il Parco del Valentino.

I proprietari del locali hanno deciso di avviare in maniera sperimentale l’apertura per tutto il giorno e tutti i giorni sulla riva del fiume per tutto il mese di settembre.

I gestori vogliono lanciare un forte segnale verso lo stato del parco, definito quasi del tutto abbandonato.

Una proposta che va oltre il semplice cibo, e che abbraccerà eventi di cultura, teatrali e fitness, con un calendario consultabile qui.

Il progetto partirà in via sperimentale a settembre, poiché i proprietari vogliono capire se la clientela risponde con interesse e se l’attività e sostenibile a livello economico.

Saranno 34 i lavoratori che si alterneranno senza sosta all’interno del locale sulle rive del fiume. Il piano era stato studiato per partire già due anni fa, tuttavia la pandemia ha fermato il progetto.

La giornata partirà la mattina con un corso di yoga, seguita da alcune attività legate al benessere. I pomeriggi saranno scanditi da spazi di poesia e dj set, sfilate di moda e rassegne teatrali.