Ambiente, è allarme siccità in Piemonte

I nubifragi di luglio hanno bagnato il Piemonte, tuttavia nella regione sabauda è stato varato un allarme siccità.
Nella regione piemontese infatti il clima è sempre più caldo, e l’anticiclone africano ha soltanto reso più instabile una situazione già di per sé complessa.
Coldiretti tempo fa aveva lanciato l’allarme sulla salute del fiume Po, che registra un livello d’acqua sotto la media per questo periodo.
La situazione è drammatica in tutta la regione, con il campo dell’agricoltura che sta soffrendo più di tutti l’assenza di acqua.
Allarme siccità in Piemonte: i dettagli
La provincia di Cuneo è quella che registra la maggiore sofferenza per quanto concerne l’assenza di acqua.
Da mesi infatti le piogge consistenti latitano, con appena 328 millilitri di acqua caduta nel cuneese dal primo gennaio 2021 al 15 agosto dello stesso anno. Un dato preoccupante, appena la metà della media dell’ultimo secolo in termini di precipitazioni nello stesso lasso di tempo.
Nella provincia si denuncia l’assenza di acqua piovana a luglio, attesa in 70 millilitri, a cui vanno aggiunti i 140 mancanti dalla scorsa primavera.
Inoltre fiumi, laghi e corsi d’acqua si sono seccati, con una diminuzione di livello che ha sfiorato anche l’80% della media.
L’Osservatorio Idrogeografico del Po, vista la criticità, ha invitato la popolazione a non sprecare l’acqua ed a utilizzarla soltanto per scopi alimentari, consumi umani e per l’igiene personale.
Alcuni comuni hanno deciso di chiudere il flusso d’acqua di fontane. Le città sono:
- Peveragno
- Chiusa Pesio
- Boves
- Vernante
- Demonte
- Roaschia
- Roccasparvera
- Pianfei
- Pamparato
- Roburent
- Montaldo di Mondovì
- Ceresole
Alcune città sfruttano le cisterne per riempire gli acquedotti come nei casi di San Lorenzo e Vernante.
Gli agricoltori hanno lanciato un monito per i campi di mais e pomodori, che senza irrigazione non potranno essere colti. Infatti la produzione registra un calo del 15% rispetto allo scorso anno.