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Bus elettrici, Torino rischia di rimanere fuori dai finanziamenti statali

Da Daniele Riefolo

Agosto 08, 2021

Bus elettrici, Torino rischia di rimanere fuori dai finanziamenti statali del PNRR

Torino sta vivendo una situazione paradossale per quanto concerne i nuovi bus elettrici: la Città della Mole ha il maggior parco di mezzi elettrici in Italia, ma rischia di non rientrare nei nuovi fondi governati del PNRR.

Il Capoluogo piemontese vedrà la propria flotta sostenibile crescere fino a 170 unità entro la fine del 2022, ma questo potrebbe non bastare.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, PNRR, ha stanziato 2,4 miliardi di euro per gli spostamenti sostenibili, 800 milioni nella prima tranche.

Torino rischia di rimanere fuori dai finanziamenti del PNRR per i bus elettrici: i dettagli

Torino, malgrado sia impegnata da anni in una svolta green rischia di rimanere tagliata fuori dai fondi governativi. Il motivo è individuabile in una mancata simbiosi tra Palazzo di Città e GTT.

Il Gruppo Torinese dei Trasporti infatti non ha ancora presentato al Ministero dei Trasporti nessuna domanda per un sovvenzionamento di mezzi full elettric.

Una mossa che pone la Città della Mole dietro altre metropoli, come Roma, Napoli e Milano. La stessa ATM milanese si è mossa senza in autonomia, senza passare da un dialogo coi vertici comunali.

Le autorità sono divise, tra chi sostiene che ci sia tempo per formulare un piano adeguato e nei tempi richieste e i più allarmisti. Infatti per la Città della Mole i nuovi mezzi elettrici sono una priorità, visti gli alti livelli di Smog. Preoccupa soprattutto l’alto livello di ritardo rispetto alle altre metropoli italiane, che hanno presentato il progetto con largo anticipo rispetto a Torino.

Proprio il livello di inquinamento può essere alla base della richiesta torinese, posta come una priorità cittadina.

I tempi per presentare la domanda non sono esauriti, tuttavia sono strettissimi e le autorità dovranno procedere celermente per non perdere i fondi.

La sensazione è che per presentare una domanda il dialogo tra GTT e Comune sia necessario.

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Daniele Riefolo

Laureato in Filosofia presso l'università degli studi di Bari, ha pubblicato diversi saggi e libri fin dal 2012, Vanta diverse collaborazioni con testate locali e nazionali ed esperto di comunicazione e marketing aziendale