In Piemonte il primo intervento di Cardiomiopatia ischemica al Maria Pia Hospital

Il Maria Pia Hospital ha scritto un capitolo della medicina in Piemonte: i medici della struttura hanno effettuato il primo intervento regionale di Cardiomiopatia ischemica.

L’intervento è molto complesso, Che ha visto l‘utilizzo della procedura di impianto di MitraClip su un paziente in condizioni critiche.

La squadra di cardiologia interventistica di Maria Pia Hospital di Torino, Ospedale di Alta Specialità ,ha portato l’intervento al pieno compimento.

Primo intervento di Cardiomiopatia ischemica in Piemonte: i dettagli

I responsabili del comprato cardiaco hanno eseguito La complessa operazione su un ottantenne con una grave insufficienza mitralica funzionale e un basso afflusso di sangue al cuore.

I medici hanno eseguito una operazione all’avanguardia, costretti dalle condizioni critiche dell’uomo, e le basse possibilità di sopravvivenza.

I medici hanno compiuto L’operazione in una sala di emodinamica di ultima generazione, attrezzata per gestire anche pazienti ad alta complessità.

L’Heart Team ha combinato due operazioni diverse, MitraClip e Impella, che sono riuscite a salvare il paziente.

l’ottantenne è sopravvissuto all’intervento, e dopo appena cinque giorni di degenza ha lasciato la struttura.

L’ospedale ha diramato un comunicato stampa per raccontare il prodigioso intervento. Nel medesimo il medico Elvis Brscic, a capo della dell’Unità di Cardiologia Interventistica ha raccontato l’intervento. Le sue parole:

“Si è trattato di un intervento molto complesso, eseguito per la prima volta in Regione. Il successo dell’impianto di MitraClip per la riparazione della valvola mitralica è stato reso possibile grazie al supporto ventricolare del sistema di pompa cardiaca denominato Impella. La valvola ha garantito stabilità emodinamica e ha permesso l’adattamento del ventricolo sinistro alla variazione del post-carico attraverso uno svezzamento graduale”.

Il medico ha poi chiarito la procedura MitraClip:

“MitraClip è una procedura di riparazione della valvola mitralica per via percutanea, che prevede l’introduzione, attraverso un catetere inserito nella via femorale, di una piccola clip che viene fatta avanzare fino al cuore. Il dispositivo, creando un ponte tra i lembi della mitrale, permette di correggere il difetto valvolare senza agire dall’esterno e senza alcun tipo di incisione – spiega il dott. Brscic –. Tuttavia, il paziente presentava un quadro clinico così compromesso da rendere rischioso anche un approccio per via percutanea.

Questa notizia arriva a pochi giorni da quella della nuova tecnica per risolvere la fibrillazione atriale all’ospedale di Rivoli.