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Torino, Grattacielo Rai: il gruppo Ipi si aggiudica l’asta

Da Simone Nale

Giugno 17, 2021

Torino, Grattacielo Rai: il gruppo Ipi si aggiudica l'asta

Il Grattacielo Rai di Torino avrà finalmente un futuro.

Negli ultimi giorni il gruppo Ipi ha firmato il preliminare di compravendita per la struttura di via Cernaia, che a partire dal primo dicembre del 2021 diventerà formalmente proprietà della società di Real Estate torinese.

Il Grattacielo Rai di Torino era stato costruito nel 1966 su progetto di Domenico Morelli e Aldo Morbelli, diventando uno degli edifici più alti della e visibili del capoluogo piemontese.

Con la sua altezza di 72 metri, ospitò al suo interno la sede della direzione generale della Rai di Torino che lo ha lasciato nel 2014.

La struttura è costituita da una torre di diciannove piani. Due corpi fuori terra, utilizzati per gli uffici, e altri due sotterranei, adibiti a magazzini e locali tecnici.

Il tutto per una superficie complessiva lorda di circa 28.000 mq.

Il primo passo sarà la rimozione dell’amianto da tutto il Grattacielo

Largamente utilizzato negli ’60, l’amianto è ormai diventato un problema per numerosi edifici istituzionali e non, della città di Torino.

A partire dal gennaio del prossimo anno, Ipi procederà subito con la rimozione di tutte le componenti strutturali in asbesto.

Un’operazione che andrà a occupare gran parte del 2022, ma che sarà utile per mettere in sicurezza il complesso degli ambienti interni.

Sulla nuova destinazione d’uso ci sono ancora diverse incertezze.

Se in un primo momento il gruppo immobiliare aveva intenzione di convertire il grattacielo in un complesso residenziale-commerciale con appartamenti misti ad uffici.

Adesso sembra che la prima intenzione sia quella di coinvolgere al suo interno diverse professionalità e competenze del territorio, per dare inizio a un dialogo aperto con la Città e un concorso di idee.

Peraltro, la vicinanza con la stazione di Torino Porta Susa potrebbe essere la carta giusta che permetterà agli investitori di rientrare dall’importante investimento.

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Simone Nale

Laureato in Scienze Umanistiche della Comunicazione all'Università di Torino. Appassionato di storia della televisione e nuovi media