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Sanità, all’ospedale di Rivoli una nuova tecnica per risolvere la fibrillazione atriale: è la prima volta in Piemonte

Da Daniele Riefolo

Giugno 14, 2021

Sanità, all'ospedale di Rivoli una nuova tecnica per risolvere la fibrillazione atriale: è la prima volta in Piemonte

L’Ospedale di Rivoli è ancora protagonista di una primizia sanitaria: nella struttura verrà utilizzato un nuovo metodo per risolvere la fibrillazione atriale.

Una novità assoluta per la Regione Piemonte, in una struttura che ha già utilizzato metodi innovativi negli scorsi mesi. Appena un mese fa l’ospedale si è dotato si nuovi macchinari per l’ecoendoscopia digestiva.

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La struttura dunque prosegue un percorso per favorire il paziente, ponendo al centro della terapia. L’obiettivo è quello di ridurre la giacenza media ospedaliera di ogni singolo paziente.

Nuova tecnica di risoluzione della fibrillazione atriale all’Ospedale di Rivoli: i dettagli

L’Ospedale di Rivoli è da sempre all’avanguardia nelle cure volte al futuro dei propri pazienti.

La nuova metodologia per la fibrillazione atriale prevede l’utilizzo del sistema Polar-X, una tecnologia mai utilizzata in Piemonte.

Il debutto di questa tecnologia è avvenuta lo scorso mercoledì, il 9 giugno, sotto la guida dei primari di cardiologia di Rivoli e Pinerolo, rispettivamente Ferdinando Varbella e Riccardo Riccardi.

La tecnologia ha portato subito i suoi frutti, con i pazienti che hanno lasciato la struttura dopo appena ventiquattro ore.

La Polar-X permette un tempo minore di intervento e una maggiore tollerabilità, quindi evita l’utilizzo dell’anestesia. La tecnologia agisce mediante un palloncino e un catetere mappante, che sono in grado di individuare immediatamente il problema e congelare di conseguenza il tessuto cardiaco intorno alle singole vene polmonari, causa dell’aritmia.

Un metodo che permetterebbe di ridurre sensibilmente i tempi di una delle malattie più frequenti tra quelle cardiache. Le stime parlano di una percentuale pari all’1.3% sotto i 65 anni e quasi al 10% sopra i 75 anni.

Questa malattia inoltre contribuisce per il 20% alla formazione di ictus ischemici, che colpisce circa 200 mila italiani ogni anno.

L’ictus ischemico è la prima causa di morte, e la terza di invalidità, per chi soffre di fibrillazione atriale, e questo nuovo sistema può combattere questo male.

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Daniele Riefolo

Laureato in Filosofia presso l'università degli studi di Bari, ha pubblicato diversi saggi e libri fin dal 2012, Vanta diverse collaborazioni con testate locali e nazionali ed esperto di comunicazione e marketing aziendale