Un 2020 da record per CRAI in Piemonte, incassi più alti di sempre

La CRAI in Piemonte ha vissuto un vero e proprio anno da record.
La divisione Codè Crai Ovest ha realizzato gli incassi più alti di sempre nel corso dell’anno precedente, con numeri superiori ai totali toccati in oltre 100 anni di attività. In più di un secolo, dal 1915 (quando fu fondata a Torino la Cooperativa Codè), non si era mai verificato un fatturato di queste proporzioni. Una cifra impressionante, pari a 345 milioni di euro. Una somma raggiunta dopo un impennata senza precedenti dei consumi
CRAI ha raggiunto questo traguardo riuscendo addirittura ad aumentare i propri ricavi del 24% rispetto al 2019. Una variazione davvero incredibile, resa possibile grazie allo sforzo dei suoi 1900 dipendenti, impegnati in particolar modo nel corso del lockdown nei mesi di marzo e aprile dello scorso anno. Durante i mesi in cui è stata imposta la chiusura forzata il volume di lavoro è notevolmente aumentato e il personale attento e qualificato di CRAI ha saputo rispondere adeguatamente a tutte le esigenze in una situazione di forte emergenza.
Le previsioni per il 2021 di CRAI in Piemonte
I risultati riportati in precedenza acquisiscono un valore ancora maggiore, se si pensa che la maggior parte dei negozi di CRAI non supera i 400 metri quadrati di superficie. I punti vendita sparsi sul territorio nazionale aumenteranno di altre 22 unità, con nuove aperture in Piemonte, Lombardia, Val d’Aosta e Liguria (due di queste saranno proprio nella nostra regione).
Per ciò che riguarda i ricavi, stando alle proiezioni e alle previsioni attuali, non raggiungeranno i livelli del 2020, ma saranno comunque superiori rispetto a quelli del 2019 (+11%). Segnale che il brand è in salute e che continua il suo processo di espansione, visibile anche nella crescita a vista d’occhio di affiliati, con negozi già esistenti che decidono di adottare l’insegna CRAI.
Insomma, un presente positivo che prepara un futuro di crescita, per una delle realtà commerciali più antiche che Torino e l’Italia ormai conoscono.