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Torino, stop del Garante della Privacy alle telecamere intelligenti

Da Daniele Riefolo

Maggio 31, 2021

Torino, stop del Garante della Privacy alle telecamere intelligenti

La giunta della Sindaca di Torino, Chiara Appendino, ha proposto il sistema di telecamere intelligenti ARGO, ma in queste ore è arrivato lo stop del Garante della Privacy.

Il Comune capoluogo di regione aveva promosso un innovativo sistema di videosorveglianza, ma malgrado i proclami è arrivato lo stop dell’ente della protezione dei dati personali.

Il progetto ha trovato il diniego del centro Hermes per la tutela dei diritti umani, trovando il consenso del Garante.

Stop del Garante della Privacy alle telecamere intelligenti a Torino: i dettagli

La giunta Appendino lavora alla videosorveglianza ARGO da ben tre anni. Questo sistema di controllo è molto diverso da quello studiato per la periferia nord, dove le telecamere sono canoniche.

Il progetto ha un costo di due milioni di euro, e prevede l’installazione di 273 telecamere intelligenti in aggiunta alle 107 già installate in città. Queste nuove telecamere hanno al loro interno un sistema che riconosce le targhe di auto ed indumenti per raccogliere metadati. Gli sviluppatori, la società 5T in collaborazione con la Polizia Municipale, rassicurano sulla mancata raccolta di dati biometrci, ossia il riconoscimento dei volti.

Il progetto ha trovato il supporto di prefettura e regione, e in questi giorni erano state installate le prime camere.

Malgrado le rassicurazioni, il Garante della Privacy ha deciso di aprire una istruttoria preliminare, che può portare a una sanzione o allo spegnimento delle telecamere.

Malgrado i mancati dati biometrici, ARGO sa riconoscere indumenti e sesso dei passanti, creando potenzialmente uno strumento di pedinamento. L’ambiguità legata al vestiario, potrebbe creare falsi positivi e una ricerca errata di individui. Queste argomentazioni, unite all’ambiguità del termine “Metadati” ha portato il garante a emettere il provvedimento.

Il Comune di Torino, onde evitare sanzioni, ha chiesto al garante la cooperazione per rilevare i migliori algoritmi per l’utilizzo di questa tecnologia.

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Daniele Riefolo

Laureato in Filosofia presso l'università degli studi di Bari, ha pubblicato diversi saggi e libri fin dal 2012, Vanta diverse collaborazioni con testate locali e nazionali ed esperto di comunicazione e marketing aziendale