Torino, annunci di affitto in calo rispetto allo scorso anno: meno il 30%

L’effetto Covid è ben visibile nel calo delle attività economiche mondiali, e il crollo degli annunci di affitto a Torino ne è una ulteriore dimostrazione.

Il settore degli affitta camera è soltanto l’ultimo dei mercati fortemente minati dalla pandemia, infatti il settore della ristorazione è il più colpito. Solo a Torino nell’ultimo anno sono stati chiusi 549 ristoranti.

I numeri degli affitti però non sono rassicuranti per il capoluogo piemontese, e le cause si trovano nella mancanza di lavoro e dei studenti fuori sede negli scorsi mesi.

I dati del calo degli annunci di affitto a Torino

I database delle società AirDNA, AirBnB raccontano una evidente spaccatura tra il primo lockdown ed oggi.

A marzo 2020, prima del lockdown generale italiano, gli annunci nella Città della Mole erano 3259, a distanza di un anno il numero è 2353 annunci.

Il crollo è quasi del 30%, il 28% per l’esattezza, che racconta una profonda crisi del settore.

L’analisi è stata condotta da Host Italia che ha raccontato inoltre che il numero di annunci visibili ma non prenotabili è altrettanto alto: il 32%.

Il numero esatto è di 742 annunci per i soli mesi estivi, che aggiunti a quelli totali toccano la cifra di 1648. Gli affitti disponibili da giugno a agosto sono di 1611, il 49% degli interi annunci cittadini.

Il dato è fortemente condizionato dall’incertezza legata alle restrizioni governative, che spaventano turisti ed affittuari.

Le associazioni di settore sottolineano come gli affitti a breve termine siano i più colpiti, e questo penalizza Torino, che coi 60€ di costo medio giornaliero per camera rende la città della Mole una delle meno care del paese.

Il numero sul lungo periodo ha subito il crollo del lavoro e degli studenti, ma queste categorie potrebbero salvare il settore nei prossimi mesi. Infatti la richiesta di lavoratori e studenti è destinata a salire dal prossimo settembre, grazie a vaccini e cali dei contagi.