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Intervista a Micol Caramello: essere guida turistica ai tempi del Covid

Da Alessandro Maldera

Maggio 14, 2021

Micol Caramello è la presidentessa delle guide turistiche del Piemonte, ama il suo lavoro ma, come tutti, si è trovata spiazzata dall’emergenza sanitaria che ha colpito il nostro paese.

In questa breve intervista ci parlerà meglio di cosa vuol dire essere una guida turistica ai tempi del Covid, di come si sono dovuti reinventare e degli aiuti che gli sono stati forniti.

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  • Voi siete una delle categorie professionali più colpite dal covid, come lo avete affrontato? Cosa vuol dire essere una guida turistica al tempo del covid?

Questo è stato un periodo di grande sofferenza che ci ha spiazzato da un giorno ad un altro.

Purtroppo anche nella parziale ripresa che c’è stata durante il periodo estivo, essendo Torino una città più culturale che una meta per le vacanze, il nostro lavoro non è ripreso a differenza di altre categorie professionali sempre in ambito turistico.

Dai calcoli fatti è stato stimato che nel 2020, rispetto al 2019, c’è stata una perdita del 90% circa, molto consistente.

Chi aveva partita iva, in qualche modo, è riuscito a prendere i ristori previsti ma in linea di massina la sopravvivenza rimane precaria. Purtroppo è una situazione che colpisce tutti, alcuni settori di più ed altri settori di meno.

La nostra fortuna è che comunque non abbiamo dei costi di gestione elevati ma, al di fuori del lavoro, la gente ha una vita che deve mantenere.

  • Nel periodo del lockdown avete organizzato qualche progetto online? Come vi siete adattati/rivoluzionati/reinventati?

Io e mia sorella, ma in particolare mia sorella, con l’appoggio di Alessandro del giornale online Mole24 ha fatto dei video su Torino.

Poi ognuno ha cercato di reinventarsi come poteva, iniziando a fare anche delle cose diverse,

C’è chi ha fatto anche un periodo di formazione e sono stati fatti dei corsi online per gli aggiornamenti obbligatori.

Quello che abbiamo chiesto alla regione è che ci aiutasse non tanto dal punto di vista economico, ma che ci aiutasse attraverso corsi di formazione specifici.

Intervista a Micol Caramello essere guida turistica ai tempi del Covid
  • Questa categoria è stata tutelata nel periodo della pandemia? Ha ricevuto degli aiuti?

Sicuramente gli aiuti economici dalla Regione ci sono stati ma è anche capibile il perché non sia proprio tutto così immediato visto che non siamo l’unica categoria in difficoltà ma ce ne sono molte altre.

Speriamo che arrivino anche gli aiuti dal decreto sulla montagna visto che dovrebbero riprendere i tour operator e proprio in questo caso che vengano coinvolte anche le guide turistiche.

  • Le guide turistiche, in quanto abilitate alla divulgazione delle eccellenze del territorio, sono state prese in considerazione per aiutare la rinascita del turismo?

Non siamo state coinvolte direttamente dallo Stato stesso ma siamo noi che abbiamo proposto allo Stato un nostro coinvolgimento in merito. Gli abbiamo proposto di essere considerate come un veicolo di promozione nella destinazione dei fondi invece di coinvolgere esperti che non conoscono il territorio così a fondo come una guida che appunto lo studia e lo conosce nella sua interezza. Soprattutto una guida conosce le caratteristiche del territorio, i pregi e i difetti e secondo me potrebbe essere la persona più adatta alla divulgazione.

Inoltre questo potrebbe essere utile per tenerci occupati e non avere aiuti a fondo perduto che non dovrebbero esserci.

Noi vogliamo lavorare, vogliamo poter lavorare anche in maniera diversa dal solito, riadattandoci al momento.

  • Invece per quanto riguarda il discorso guida turistica nello specifico, come si fa a diventare una guida? Bisogna seguire dei corsi?

Si diventa una guida turistica seguendo un corso e successivamente facendo un esame.

Infatti la prima cosa che abbiamo chiesto al nuovo ministro del turismo è quella di mettere mano alla legge 97, che avrebbe dovuto essere fatta già nel 2013 dal ministro Franceschini, che è rimasta in sospeso e non è mai stata approvata. Proprio per questo motivo nessuno sa come si diventa una guida nazionale e noi ci siamo ritrovate ad esserlo senza aver fatto nulla.

Infatti il Piemonte è stata una delle prime regioni a bloccare i corsi e nessuno, adesso, può diventare una guida turistica.

Una cosa non giusta perché noi vorremmo poter dare questa opportunità a tutti quelli che lo desiderano e in questo momento non è possibile.

  • Da quanto tempo non è aperto il corso per diventare guide turistiche? Avete novità su questo? Sapete quando si riprenderà?

In questo momento non esiste alcun corso per diventare delle guide turistiche.

Alcune regioni, come la Toscana, li facevano poi ad un certo punto hanno smesso di farli in seguito a delle sentenze che affermavano che senza linee nazionali non si può fare niente.

Quindi non potendo fare niente, ovviamente, non si possono fare nemmeno corsi d’esame e nessuno può diventare guida senza normative.

  • Cosa pensa della reintegrazione della tassa di soggiorno a Torino? Perché secondo lei l’hanno riconfermata dopo 14 mesi di pandemia?

Il fatto che abbiano reintegrato la tassa di soggiorno non è stato molto utile, anzi è servito a ben poco, soprattutto perché Torino non è una delle mete preferite per il periodo estivo.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende