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Tre cani morti avvelenati in Borgo San Paolo: giardini chiusi e indagini in corso

Da Daniele Riefolo

Aprile 16, 2021

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Da tre giorni è tornata la paura a Torino per gli amanti dei nostri amici a quattro zampe: martedì tre cani morti sembrerebbero stati avvelenati al Giardino Piredda.

I vigili urbani della zona hanno chiuso, con nastri bianchi e rossi, la zona, nota per un parco canino comunale, sede del misfatto.

Il fatto è avvenuto a meno di due mesi dall’ultima segnalazione di avvelenamento dei cani, registrato a metà febbraio.

Le autorità hanno cominciato le indagini dopo che alcuni residenti hanno denunciato la morte sospetta del proprio animale, chiedendo l’intervento delle forze dell’ordine.

Il giardino, sito in corso Rosselli tra via Issiglio e via Isonzio, è stato parzialmente chiuso nell’area di sgambamento per animali.ì

Cani morti a Torino, le ipotesi

Malgrado la convinzione dei titolari degli animali colpiti, le prime indagini escludono un avvelenamento. Tuttavia i vigili hanno deciso di andare a fondo nella questione, e hanno disposto un sopralluogo nella giornata di lunedì.

Le guardie zoologiche, assieme a cani addestrati alla ricerca di sostanze tossiche, guideranno il sopralluogo assieme alla polizia municipale.

I residenti sono divisi sulle possibili cause delle morti premature degli animali, con diverse teorie su cosa possa essere successo.

Per alcuni si tratterebbe di negligenza di alcuni privati che avrebbero sparso veleno per topi nelle vie del parco. Altri, malgrado il diniego delle autorità, sostengono che l’avvelenamento sia doloso, per via delle deiezioni non raccolte degli animali.

Altri cittadini sostengono, tuttavia, che i cani morti sarebbe più di tre, e che alcuni padroni non abbiano denunciato l’accaduto.

I timori, oltre per gli amici a quattro zampe, sono rivolti anche ai bambini, che frequentano con assiduità la zona per via dell’area giochi sita nel parco.

Le autorità scioglieranno gli ultimi dubbi lunedì 19, quando i controlli stabiliranno se nella zona ci sono sostanze tossiche installate dall’uomo. Così fosse i vigili chiuderebbero la zona e comincerebbero le indagini verso il responsabile.

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Daniele Riefolo

Laureato in Filosofia presso l'università degli studi di Bari, ha pubblicato diversi saggi e libri fin dal 2012, Vanta diverse collaborazioni con testate locali e nazionali ed esperto di comunicazione e marketing aziendale