Ospedale del Valentino come hub vaccinale o reparto terapeutico?

La crisi sanitaria sta paralizzando il Piemonte e il mondo, ma un’altra questione però tiene banco: usare l’ospedale del Valentino come Hub vaccinale o come un reparto terapeutico.

Questo è il dilemma è motivo di disputa tra la Regione Piemonte e le autorità sanitarie.

La regione vorrebbe usare lo stabilimento come supporto per vaccinare il maggior numero di persone possibili per accorciare la terza ondata.

Le autorità sanitarie invece vorrebbero tenere la struttura in stand-by per capire se l’ospedale di emergenza possa essere utilizzato come supporto ai reparti messi in crisi dall’emergenza legata alla pandemia.

La struttura al momento è ferma dopo poche settimane di utilizzo concreto e può essere riattivata nel giro di due giorni, tuttavia la disputa tra le parti sta rallentando la riapertura.

La regione vuole l’ospedale del Valentino come hub vaccinale, il Dirmei frena

L’ospedale del Valentino è nato per tamponare la situazione di emergenza grazie al finanziamento del Gruppo Intesa San Paolo.

Una struttura da campo che ha chiuso dopo poche settimane di attività e che in questo momento sarebbe utile contro la lotta al Covid.

La regione ha già sviluppato un piano entro metà aprile per utilizzare la struttura come hub per i vaccini, già inserendola nella lista dei luoghi preposti.

Mentre il Dirmei vorrebbe utilizzare lo stabile alla bisogna, soltanto se l’emergenza dovesse richiedere ulteriori reparti.

Questa situazione rende la struttura ferma, malgrado l’emergenza imponga delle scelte in tempi stretti.

Una scelta legata all’aumento dei ricoveri che sta aumentando la pressione negli ospedali torinesi e che ha visto molti pazienti dirottati in altre strutture.

La questione potrebbe non essere di tipo economico ma di organico: la struttura è stata donata da privati, senza far carico sui soldi pubblici.

Il nodo potrebbe riguardare il personale da inserire nella struttura, che al momento appare essere carente.