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Torino: divieto delle bici nei parchi cittadini

Da Simone Nale

Marzo 25, 2021

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Il Comune ammette l’errore e presto i cartelli comparsi lungo il fiume Po, tra i viali del Meisino e della Colletta, saranno rimossi

Si può pedalare oppure no?

Questa è forse la domanda che molti visitatori dei parchi e dei viali tra il Meisino e la Colletta si sono chiesti negli ultimi giorni.

L’errato posizionamento di una segnaletica che doveva indicare i tratti pericolosi è infatti scaturito in un vero e proprio disastro semiotico.

La confusione è dilagata un po’ fra tutti, soprattutto dal momento in cui i cartelli comunicavano agli ignari cittadini la necessità di condurre la proprio bicicletta a mano, in un tratto che dovrebbe essere ideale per un’uscita sulle due ruote.

Ma fortunatamente, il dietrofront del Comune di Torino si è consumato subito con la rimozione della segnaletica, che presto sarà ricollocata nelle aree adeguate.

Tuttavia l’errore non ha evitato le critiche e i commenti ironici che si sono sollevati sui social.

Anche perché l’interpretazione stessa dei cartelloni richiede una buona dose di immaginazione.

Dalla struttura rettangolare, il simbolo in alto rappresentato sul cartello indica la pista ciclopedonale, mentre la parte in basso, invece, invita non molto chiaramente a scendere dalla bici spingendola con le mani.

Una contraddizione di significati all’interno di un singolo cartello che ha chiaramente suscitato diverse incomprensioni.

Complicate anche dalla presenza di triangoli gialli rivolti ai pedoni con il compito di segnalare pericoli d’inciampo e di scivolamento.

L’assessorato al Verde Pubblico di Torino cerca di spiegare l’errore di segnaletica

La segnaletica è stata chiaramente posizionata in luoghi di Torino che non avevano bisogno della presenza dei cartelli.

Se i primi oggetti erano apparsi lungo la passeggiata della Colletta e all’ingresso del viale lungo il Po, presso l’angolo con il ponte di corso Regina Margherita, adesso l’obiettivo sarà quello di installarli nei luoghi giusti.

Specialmente in quelle aree dove sono presenti passaggi più pericolosi da fare in bici.

Come il tratto di via Villa Glori, vicino piazza Zara, e la passerella Langer nel parco del Meisino.

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Simone Nale

Laureato in Scienze Umanistiche della Comunicazione all'Università di Torino. Appassionato di storia della televisione e nuovi media