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Vaccini last minute in Piemonte: vietato mettersi in coda

Da Daniele Riefolo

Marzo 22, 2021

Vaccini last minute in Piemonte vietato mettersi in coda

La soluzione anti spreco dei vaccini last minute in Piemonte è stata bocciata dalla Regione poiché le dosi non andrebbero agli aventi diritto.

Il vaccino contro il Covid ha diviso l’opinione pubblica, soprattutto dopo la sospensione degli AstraZeneca e una delle soluzioni per evitare gli sprechi e somministrare le dosi inutilizzate a chi si metteva in coda negli ospedali.

La situazione in Piemonte è ancora molto critica visti i tanti contagi: nella giornata di ieri il tasso dei positivi è salito all’11.3% rispetto alla media che oscillava tra i 6 e il 9% degli ultimi giorni.

I nuovi positivi sono saliti a 1751, con un terzo di asintomatici e gli ospedali hanno occupato 108 posti nelle proprie strutture.

Stop ai vaccini last minute in Piemonte: la situazione

La pandemia sta continuando a falciare il Piemonte con numeri in crescita e una campagna vaccinale che prosegue a rilento.

Ieri le autorità sanitarie hanno cominciato la somministrazione delle dosi agli over 70 partendo dalla Val Vigezzo.

I sindaci di queste aeree hanno cominciato per primi le vaccinazioni della popolazione tra i 70 e i 79 anni per via dell’alto numero di criticità nella zona.

Tuttavia, dopo la psicosi legata a possibili effetti collaterali del vaccino AstraZeneca alcuni aventi diritto non si sono presentati all’iniezione.

Una mossa irresponsabile e che rischia di sprecare preziose dosi del vaccino.

Alcuni giorni fa il Generale Francesco Paolo Figliuolo aveva invitato le ASL a vaccinare chiunque passasse per non sprecare le dosi.

Una soluzione ribattezzata “vaccino last minute” per la similitudine con i biglietti aerei venduti a pochi giorni dalla partenza.

Alcuni piemontesi tra Asti e Torino hanno preso alla lettera il generale e hanno chiesto ai centri vaccinali di farsi inserire nelle liste last minute.

Dalal regione fanno sapere che suddette liste non esistono e che la priorità va unicamente agli aventi diritto.

Per questo le autorità sanitarie stanno scalando rapidamente le liste al fine di procedere il più rapidamente possibile alle somministrazioni di vaccino.

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Daniele Riefolo

Laureato in Filosofia presso l'università degli studi di Bari, ha pubblicato diversi saggi e libri fin dal 2012, Vanta diverse collaborazioni con testate locali e nazionali ed esperto di comunicazione e marketing aziendale