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Sestriere sogna i mondiali di sci nel 2029

Da Simone Nale

Febbraio 20, 2021

due sciatori

Con le finali del gigante in settimana e quelle di slalom tra oggi è domani, ai mondiali di sci di Cortina c’è stato anche spazio per la candidatura di Sestriere all’edizione del 2029.

Una proposta portata avanti un anno e mezzo fa mentre a gennaio del 2020 centinaia di appassionati dello sci si ritrovarono a Sauze d’Oulx per tifare gli azzurri nella Coppa del Mondo, ma mai avrebbero potuto immaginare che da lì a poco sarebbe scoppiata la Pandemia.

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Sestriere sogna i mondiali di sci nel 2029

Ciò nonostante ormai è ufficiale: ieri il presidente della Fisi, Flavio Roda, ha accolto la volontà di Sestriere.

Il tutto parte da una lettere inviata nel luglio del 2019 dall’ex sindaco della località alpina, Valter Martin, ma adesso bisognerà attendere la scelta della Federazione Internazionale di sci dopo l’analisi della proposta.

Il grande torneo mondiale non si concentrerà solo a Sestriere ma su tutto il Piemonte

I mondiali di sci a Sestriere necessiteranno di un investimento di quasi 200 milioni di euro, una somma ingente che verrà richiesta al governo proprio come nel caso di Cortina.

Il potenziale della Regione c’è e non manca, soprattutto dal momento in cui potrà essere un’occasione per ripensare il turismo invernale iniziando dallo sport.

Per questa ragione infatti, i soldi non saranno utili solo per i miglioramenti delle piste, ma anche per rilanciare l’intera cultura sciistica.

Partendo dalla tecnica e dagli allenamenti per poi arrivare anche alla realizzazione di nuove strutture come il tunnel di Sestriere.

Una galleria che consentirà agli sciatori di attraversare la strada provinciale e arrivare davanti agli impianti.

Pertanto, sfruttando questa occasione unica, il Piemonte ha deciso inoltre di candidarsi come Regione Europea dello sport nel 2022.

L’inizio delle ATP Finals di Torino e l’eventuale conferma di Sestriere come località ospitante dei mondiali di sci, rappresenterebbero un enorme successo a conferma delle capacità organizzative della Regione.

Sestriere sogna i mondiali di sci nel 2029

Tuttavia rimane ancora la rabbia per la chiusura degli impianti

Mentre il governo continua a non dare certezze sull’arrivo dei ristori, il Piemonte si prepara a erogare una prima tranche di contributi.

La Regione per il momento fa quello che può, ma le risposte da Roma sono più attese che mai.

L’improvvisa chiusura degli impianti sciistici della scorsa settimana continua a scatenare il malcontento dei gestori.

A Sauze d’Oulx si prepara un flash mob per questo pomeriggio mentre a Bardonecchia si continuano a fare i conti delle perdite.

Dall’inizio della stagione invernale, il comune alpestre ha speso 1,5 milioni di euro.

Una somma che si aggiunge al conto di 12 milioni solo di danni economici, laddove invece i ricavi annuali medi ammontano a 60 milioni di euro.

Per questa ragione infatti il Piemonte non può aspettare e decide di stanziare un primo blocco di ristori pari a 20,5 milioni di euro per gli operatori alpini.

5,3 milioni andranno ai gestori degli impianti di risalita che al momento cercano di garantire un minimo di apertura.

1500 invece per le agenzie di viaggi, mentre per i maestri di sci si prevede un incentivo di 2000 euro.

Un primo sostegno arriverà anche per gli sci club attraverso l’impiego di 300mila euro.

Al contrario però non ci sono ancora risposte per i migliaia di lavoratori stagionali rimasti a casa senza bonus.

Il mondo della montagna si aspetta aiuti più consistenti e a breve l’Esecutivo si troverà per discuterli.

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Simone Nale

Laureato in Scienze Umanistiche della Comunicazione all'Università di Torino. Appassionato di storia della televisione e nuovi media