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A Torino è polemica sui monopattini elettrici: chieste mini targhe e parcheggi

Da Daniele Riefolo

Dicembre 20, 2020

A Torino, i monopattini elettrici sono diventati uno dei mezzi green più gettonati, soprattutto tra i giovani, ma c’è tensione sulla regolamentazione di questi mezzi.

Il Club del Monopattino Torino, infatti, ha posto l’accento verso tutti coloro che usano in maniera scorretta o negligente i mezzi di trasporto di ultima generazione.

Il club pone l’accento sull’utilizzo del monopattino in aree destinate al transito pedonale e ciclabile, da sempre oggetto di scontro.

La lettera è destinata al palazzo di città, reo di accogliere sempre più aziende di sharing, e ai vigili rei di peccare nella tutela delle regole.

Le richieste del club del Monopattini Elettrici Torino

Gli utenti di sharing legati al monopattino non sono tutti tutelati.

Infatti, coloro che fanno un uso consono del mezzo elettrico devono scontrarsi con chi utilizza in maniera negligente il mezzo a due ruote.

Il primo grande nodo mosso dagli enti degli appassionati è il GPS, che ha un errore di sistema ed è inaffidabile per le multe.

Questo rende anche difficile stabilire con certezza chi è stato l’ultimo utente, e di conseguenza resta difficile stabilire chi sanzionare.

Ma il problema più grande resta stabilire dove parcheggiare i mezzi, essendo gli stalli insufficienti, e quindi è difficile decretare quali parcheggi sono adatti e quali sa sanzionare.

Il club chiede l’installazione di una targa, associata a un QR Code, per facilitare il riconoscimento e le eventuali sanzioni.

Tuttavia, alcuni utenti pongono l’accento sui facinorosi che potrebbero spostare il mezzo senza avviarlo al fine di far multare un utente corretto.

La questione parcheggi è la più delicata, vista la crescita esponenziale di mezzi nel centro cittadino.

I mezzi crescono a una velocità maggiore degli stalli.

In estate, infatti, il comune aveva promesso ulteriori 500 posti di sosta, senza però averli delimitati.

A lanciare il monito, inoltre, ci ha pensato anche la Consulta per la mobilità ciclistica che ha esortato il comune a dei significativi chiarimenti in merito.

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Daniele Riefolo

Laureato in Filosofia presso l'università degli studi di Bari, ha pubblicato diversi saggi e libri fin dal 2012, Vanta diverse collaborazioni con testate locali e nazionali ed esperto di comunicazione e marketing aziendale