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GAM di Torino: il primo museo d’arte contemporanea d’Italia

Da Giulia Licari

Dicembre 13, 2020

Entrata Gam, via Magenta Torino

La GAM di Torino (Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea) è uno dei poli museali più amati da turisti e torinesi.

Ma pochi sanno che porta su di sé un primato non da poco.

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Quello di Torino, infatti, fu il primo museo d’arte contemporanea ad essere istituito dopo l’Unità d’Italia.

GAM di Torino il primo museo d'arte contemporanea d'Italia

160 anni e non sentirli

La Gam di Torino attualmente fa parte della Fondazione Torino Musei che comprende anche il MAO (Museo d’Arte Orientale) e Palazzo Madama.

Raccoglie i più belli e noti esempi di arte dell’Ottocento e del Novecento e ospita ogni anno centinaia di migliaia di visitatori.

Ma nei suoi quasi 160 anni di storia si è trasformata più e più volte.

La sua collezione nasce nel 1863, come parte del Museo Civico di Torino.

Il primo, nell’Italia appena formata, a comprendere anche opere del periodo contemporaneo.

Il flusso degli ideali risorgimentali di quel periodo fece riscattare la voglia di conservazione e promozione della memoria storico-artistica del territorio.

Così, la neo-capitale d’Italia decise di raccogliere in un unico sito reperti e testimonianze di ogni epoca.

Privati cittadini ed eredità sabaude confluirono in un ricco repertorio storico che in un primo momento trovò sede – simbolicamente -sotto la Mole Antonelliana, in via Gaudenzio Ferrrari.  

Poi, seguendo la scia di altri musei europei, il Museo Civico si arricchì di esempi di arte decorativa e applicata all’industria.

L’idea era quella di mettere in mostra proprio le peculiarità del patrimonio manifatturiero piemontese, dall’antichità alla contemporaneità. Come a seguire una sorta di linea temporale mai interrotta di magnificenze.

Dai codici miniati, agli arazzi, dalle opere in ferro battuto alle ceramiche passando dai maestri ebanisti del territorio.

Una carrellata di oggetti preziosi realizzati con le tecniche e i materiali più disparati. 

Si arrivò ad un punto in cui le sale in via Gaudenzio Ferrari erano talmente sature che si rese necessario trovare un’altra sistemazione.

Nel 1895, infatti, si decise di dividere l’enorme collezione e di spostare le opere contemporanee in un padiglione distinto.

Si optò per un edificio sito nei pressi del vecchio corso Siccardi (ora corso Galileo Ferraris) progettato dall’architetto Calderini per la quarta Esposizione Nazionale di Belle Arti.

Pochi decenni dopo, nel 1934, anche la collezione di Arte Antica traslocò, chiedendo ospitalità a Palazzo Madama, dove rimane tuttora.

Esposizione Gam Torino

La Gam di Torino sotto attacco

Agli inizi del Novecento le collezioni della Gam si trovavano dunque in un padiglione poco distante dal centro storico di Torino.

La galleria iniziava ad acquisire una fama sempre maggiore, grazie anche all’acquisto di importanti opere d’arte. Ma poi venne la guerra.

Nella tragica notte tra il 20 e il 21 novembre 1942, infatti, i bombardamenti alleati raggiunsero il padiglione e distrussero gran parte della struttura.

La Gam di Torino ne rimase vittima, così come furono compromesse alcune sculture di grandi dimensioni della collezione.

Tra queste “Il Bacio di Giuda” di Ettore Ximenes: un colpo sfregiò il volto di uno dei personaggi del complesso statuario.

Altre opere d’arte custodite, fortunatamente, si salvarono e terminata la guerra si dovette ripensare ad una ricollocazione dei pezzi.

L’allora direttore Vittorio Viale non rimase particolarmente colpito dall’accaduto, anzi.

Dichiarò ai giornali che le bombe avevano risolto un problema e approfittò della tragedia per spingere ancora una volta la richiesta di una nuova sede all’amministrazione comunale.

Una nuova sede per la GAM di Torino

Oltre a essere il primo museo d’arte contemporanea in Italia, la GAM di Torino ha anche un altro primato.

La realizzazione del nuovo polo museale, infatti, fu la prima ad essere affidata ad un concorso pubblico.

Il bando nazionale, lanciato dalla Città di Torino nel 1951, fu vinto dai giovanissimi architetti Carlo Bassi e Goffredo Boschetti.

Il progetto si dimostra fin da subito avveniristico. Bassi e Boschetti rompono lo schema ortogonale della Torino romana per comporre un edificio in diagonale, tagliando di netto l’isolato.

Una composizione dettata dalla necessità di intercettare a pieno i raggi solari.

Ma che intrinsecamente accoglie anche la simbologia di rottura nei confronti del passato e uno slancio verso il futuro.

Dalla distruzione della guerra, nasce così una nuova opportunità di sviluppo dell’arte e del suo “contenitore”, il museo.

Alla posa della prima pietra, lo stesso direttore Viale affermò con sicurezza che Torino avrebbe accolto il museo più moderno d’Europa.

In effetti per sette anni, dal 1952 al 1959, un gruppo di esperti, studiosi e progettisti internazionali contribuì a innalzare un vero e proprio centro di cultura d’eccellenza. 

Infine, il 31 ottobre 1959, sotto la direzione di Vittorio Viale, la nuova GAM di via Magenta, nel quartiere Crocetta, fu inaugurata.

Migliaia di persone seguirono l’evento, tra cui lo stesso Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi.

Negli ultimi decenni la Gam di Torino si è progressivamente rinnovata, ha rivisto gli spazi espositivi e si è dotata persino di:

Cosa vedere alla GAM di Torino

GAM Torino

Oggi le collezioni della GAM di Torino annettono oltre 47 mila opere 

Dipinti, sculture, installazioni e fotografie a cui si aggiungono una ricca collezione di disegni e incisioni e una tra le più importanti collezioni europee di film e video d’artista.

Passeggiando tra le sale del museo si possono incrociare le opere dei massimi artisti dell’Ottocento italiano, come Canova, Fontanesi, Fattori, Medardo Rosso e Pellizza da Volpedo.

Ma anche grandi personalità del Novecento, tra cui Balla, Boccioni, Casorati, Modigliani, De Chirico, Martini, Morandi, De Pisis e Fontana.

La Galleria possiede inoltre importanti opere delle avanguardie storiche, tra cui: Klee, Picabia, Picasso, Ernst, Dix, Calder.

Dialogano con gli artefatti delle avanguardie del secondo dopoguerra e i migliori esempi di Arte Povera.

Tra questi i lavori di Pistoletto, Merz, Boetti, Paolini, Zorio, Anselmo e Penone.

Senza dimenticare la produzione artistica più vicina a noi, quella che va da Andy Warhol ad Anselm Kiefer.

Logo Gam Torino
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Visitare la GAM di Torino

La Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea offre al pubblico una serie di grandi mostre di artisti italiani e internazionali ed eventi speciali.

Per maggiori informazioni e scoprire le mostre temporanee in corso visita il sito web.

 

 

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Giulia Licari

Laureata in Lingue e Culture per il Turismo, con un Master online in Comunicazione digitale, Web marketing e Social media management (SDB), attualmente sto frequentando il corso di laurea magistrale in Comunicazione, ICT e Media . Da sempre amante di Torino e appassionata di comunicazione web e Seo