Mole24 Logo Mole24
Home » Territorio » Il Quadrilatero Romano: la Parigi torinese

Il Quadrilatero Romano: la Parigi torinese

Da Alessandro Maldera

Novembre 22, 2020

Il Quadrilatero Romano: la Parigi torinese

Tra storia, riqualificazione e movida

Il Quadrilatero Romano è una zona del più ampio quartiere del Centro storico di Torino.

È un luogo dal passato molto antico, caratterizzato da una profonda riqualificazione che lo ha portato ad essere uno dei centri della movida notturna della città.

Il cosiddetto Quadrilatero Romano, corrisponde a quella porzione di città dove un tempo sorgeva l’antico insediamento romano.

Geograficamente si può collocare tra le Porte Palatine, via Garibaldi e corso Siccardi.

Oggi si presenta come un luogo alla moda pieno di botteghe e locali.

Ricorda molto il quartiere latino di Parigi con i suoi antichi palazzi, vie lastricate, vicoletti e locali caratteristici.

Fino a non molto tempo fa questa zona veniva considerata come una delle zone più degradate della città.

Poi, un’importante riqualificazione l’ha trasformata in una zona vivace e suggestiva.

Le origini romane

Porta Palatina Torino
Il Quadrilatero Romano la Parigi torinese

Già dal nome, Quadrilatero Romano, si intendono le sue origini.

Infatti, questa zona, era il castrum.

Ossia la cinta, dell’antica colonia dalla quale, successivamente, nasce la città romana Julia Augusta Taurinorum in onore di Giulio Cesare ed Augusto.

Il periodo a cui si fa riferimento è l’anno 28 a.c., e ancora oggi sono visibili e chiari i perimetri di questa colonia. Essi, ai tempi, erano delimitati dagli attuali:

Chiara impronta romana è il perfetto reticolato delle strade ma anche tracce archeologiche sparpagliare in tuta la zona.

Di assoluta importanza la Porta Palatina (I sec. a.c.), la traccia romana meglio conservata del periodo.

Questa, all’epoca, si chiamava Porta Principalis dextera, e serviva per entrare nella colonia da nord-sud tramite il cardo maximus, corrispondente all’attuale Via San Tommaso.

L’asse est-ovest, detto decumano maximo, era invece l’attuale Via Garibaldi il tragitto cittadino pedonale tra i più lungo d’Europa.

Ai tempi si chiamava “via Dora Grossa”, in quanto passava, al centro della strada, un corso d’acqua.

Questa strada collegava la cosiddetta Porta Praetoria, i cui resti si trovano oggi incorporati in Palazzo Madama, con la Porta Decumana posta tra le attuali vie Garibaldi-Via della Consolata, totalmente persa nel tempo. 

Secondo alcuni storici, l’odierna Piazza Palazzo di Città, detta anche “piazza delle Erbe”, per via del mercato chi vi si teneva, sarebbe stata la sede del forum della cittadina romana.

I resti dell’antica colonia romana sono ovunque nel Quadrilatero Romano. Oltre alla Porta Palatina già menzionata, accanto ad essa troviamo resti di mura.

Inoltre:

  • la base di una torre angolare in via della Consolata angolo via Giulio, dietro il Santuario della Consolata;
  • altri resti di mura romane si trovano nelle sale sotterranee del Museo egizio;

In anni più recenti il Quadrilatero Romano è stato oggetto di una importante progetto di riqualificazione che ha favorito la nascita di locali, negozi tipici ma anche la pedonalizzazione di molte strade e vicoli.

La riqualificazione

Piazza Savoia Torino
Il Quadrilatero Romano la Parigi torinese

Con il tempo la zona del Quadrilatero Romano purtroppo era caratterizzata da un diffuso degrado.

Poi, già alla fine degli anni Settanta del secolo Novecento, la Città di Torino inizia un progetto di riqualificazione del territorio. ci vogliono anni e tempo.

Ma negli anni novanta, grazie ad una stretta collaborazione tra il pubblico ed il privato, la trasformazione del quadrilatero ha successo, grazie all’insediamento di attività commerciali, botteghe, locali e caratteristici ristorantini.

Il Quadrilatero Romano oggi è diventato un luogo di riferimento per il tempo libero e la vita notturna. Costituisce un esempio di movida sostenibile e di buone pratiche.

La trasformazione fisica del quadrilatero ha ridefinito anche la sua composizione sociale, ormai sempre meno popolare e sempre più residenza ambita dalla buona borghesia torinese.

Cosa vedere

Il Quadrilatero Romano la Parigi torinese
Il Quadrilatero Romano la Parigi torinese

Il Quadrilatero Romano, oltre ad essere un luogo di movida, è anche ricco di monumenti e opere storiche di grande valore. Sono davvero tante le chiese, i santuari, le piazze ed i palazzi da visitare ma ciò che non si può assolutamente perdere è:

  • Piazza della Consolata con l’omonimo Santuario, incredibile opera barocca di Guarino Guarini e di Filippo Juvarra;
  • caffè Al Bicerin, proprio di fronte al Santuario, per assaggiare il famoso bicerin, storica bevanda a base di caffè, cioccolato e crema di latte;
  • Piazza Savoia con il suo grande obelisco ottocentesco, simbolo dell’abolizione del tribunale ecclesiastico;
  • Chiesa di San Lorenzo, un capolavoro di arte barocca voluta da Emanuele Filiberto I e Filippo II di Spagna;
  • Piazzetta Corpus Domini, anticamente la piazza del mercato delle granaglie, è caratterizzata dal Piercing, un anello d’acciaio attaccato allo spigolo all’ultimo piano di un palazzo del Settecento;
  • Piazza IV Marzo, una piccola piazzetta circondata da case medievali, con le facciate in mattoni e finestre ogivali. È una delle zone più antiche della città e si respira un’area parigina con tutti i ristorantini e dehor;
  • Casa del boia, una piccola e cupa residenza in via Bonelli 2;
  • Cattedrale di San Giovanni Battista (Duomo), unico esempio di architettura sacra rinascimentale a Torino, contenente la Sacra Sindone;
  • piazza Emanuele Filiberto, vero centro della movida del quartiere dove trovare alcuni dei locali che hanno fatto la storia del Quadrilatero Romano;

Il Quadrilatero Romano è una zona di Torino ricca di storia, dai Romani al Medioevo, passando per il Rinascimento.

Ma anche un luogo dove passare ore in piacevole ammirazione dei palazzi circostanti, seduti in un dehor all’aperto, sorseggiando una bevanda.

Un viaggio complicato e complesso, che ha attraversato periodi bui di degrado assoluto.

Ma è la dimostrazione che a Torino si possono fare cose mai viste prima con un po’ di coraggio e lungimiranza.

Aggiornato al 11 novembre 2020

Alessandro Maldera Avatar

Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende