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La città di Rama: l’Atlantide in Piemonte che nessuno conosce

Da Alessandro Maldera

Settembre 18, 2020

il rocciamelone piemonte

Alla scoperta del mistero che si nasconde dietro la leggendaria città megalitica scomparsa tanti secoli fa

In Piemonte ci sono i resti di un’antica e ricca città che custodisce storia, leggende e magia: si tratta di Rama, la nostra Atlantide.

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Sono tanti i misteri e le leggende che caratterizzano il Piemonte ma sicuramente, quella della città di Rama, è tra più coinvolgenti. Difatti questa città è scomparsa all’improvviso per fare spazio a un nuovo mondo. L’eco delle leggende continua ad attirare a Rama persone e curiosi provenienti da tutto il mondo, decisi a cercare l’Atlantide del Piemonte.

La città di Rama, in Val di Susa è un luogo favoloso avvolto da sempre in un alone di mistero. Si sa molto poco della civiltà che probabilmente ha contribuito alla sua effettiva creazione, ma è conosciuto il passaggio di popolazioni di diversa origine. Pare che alcune di queste provenissero dall’India e il nome Rama lo confermerebbe, ricordando una delle principali divinità di quella terra.

inscrizione sulla roccia
La città di Rama: l’Atlantide in Piemonte che nessuno conosce

Una leggenda. Un mito. Una storia

La leggenda parla dell’esistenza di una città alle falde del Roc-Maol, il nome antico del monte Rocciamelone in Val di Susa, poi sparita sotto il terreno in seguito ad un’alluvione.

Ai giorni nostri, sarebbero arrivate solo alcune casette in corrispondenza con i punti dove sorse la città megalitica. Infatti ci sono ancora imponenti megaliti che raccontano antiche leggende celtiche e tramandano la storia segreta e non del tutto conosciuta dell’antico insediamento urbano.

Una piantina risalente all’anno 1764 mostra, l’ubicazione in Piemonte, della città di Rama, quella che viene considerata l’Atlantide italiana: un triangolo tra Bussoleno, Chianocco e San Giorio di Susa, a nord del corso d’acqua chiamato Rama.

Qui sorgeva un altare destinato molto probabilmente ad ogni tipo di sacrificio, compresi quelli umani. La scomparsa città di Rama, infatti, rivela un’antichissima comunità sciamanica. Il rapporto tra i cittadini di Rama e la natura era strettissimo, quasi mistico. Loro ne seguivano i ritmi, tutto dipendeva dalla natura. La leggenda attribuisce la sua origine al Dio Fetonte, che dopo essere sceso dal cielo, avrebbe trasmesso la sua conoscenza attraverso una grande ruota forata d’oro. 

Ma Rama viene raccontata ai posteri anche come il luogo dove veniva conservato il Graal da creature semidivine, nonché la culla dell’origine della tradizione celtica in Europa, per la precisione in Piemonte.

Tanti i misteri attorno all’Atlantide italiana. Uno riguarda la costruzione delle sue mura, avvenuta utilizzando enormi massi di pietra perfettamente squadrati e posizionati uno sopra l’altro, utilizzando una formidabile tecnica di ingegneria.

disco rotondo in pietra
La città di Rama: l’Atlantide in Piemonte che nessuno conosce

La scomparsa

Purtroppo la storia e i secoli hanno cancellato gran parte delle tracce di questa preistorica civiltà con fortezze megalitiche.

Tutto ciò che ci è stato tramandato come leggenda, ha in realtà poche certezze. Qualcuno sostiene che Rama sia scomparsa all’improvviso distrutta da un diluvio terrificante che ha procurato enormi frane che hanno sommerso tutto, segreti compresi. Altri raccontano di un terremoto così violento da inghiottirla completamente in una voragine senza fine.

L’unica cosa certa è che non sarà mai facile sciogliere l’enigma, ma è quasi certo che nella Val di Susa, alcune persone scelte nella notte dei tempi, si tramandano da generazione in generazione l’alto onere di Custodi Secolari del segreto lasciato agli eredi di Rama, ben lontani da raccontare tutta la verità sull’Atlantide italiana.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende