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A Torino in aumento le dipendenze: i numeri salgono per droga e alcol

Da Alessandro Maldera

Agosto 03, 2020

droghe

Lo scorso anno sono state 5.300 le persone che si sono rivolte alla Asl di Torino per affrontare una o più dipendenze.

Torino in aumento le dipendenze di diverso genere ma i numeri più alti si registrano per droga e alcol. I numeri sono stati diffusi dal Dipartimento delle dipendenze dell’Asl di Torino. Numeri che fanno decisamente preoccupare:

  • 2.500 per eroina
  • 1.150 per alcol
  • 537 per cocaina
  • 418 per cannabis
  • 245 per crack
  • 260 per gioco d’azzardo
  • 165 per tabacco

Un fenomeno presente ormai da anni. Negli anni ’70 e ’80 il consumo era circoscritto a determinate situazioni sociali come atto di ribellione. Oggi è un fenomeno di massa. A quanto pare, la droga non fa più paura.

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Un trend confermato

Negli ultimi anni i numeri sono aumentati e sono allarmanti. A Torino in aumento le dipendenze perché, probabilmente, è assente la percezione del rischio. La droga è diventata una forma di consumismo.

Negli anni ’70 e ’80 il consumo di droga era circoscritto a determinate situazioni sociali e stili di vita come atto di ribellione. Oggi è ormai un fenomeno di massa. Non c’è più la connessione tra droga e malattia, devianza ed emarginazione.

A questi numeri bisogna poi aggiungere il sommerso che, verosimilmente, fa schizzare ancora più in alto i dati. Non si comprende più la linea di demarcazione tra un uso sporadico e la dipendenza. Se questo concetto fosse chiaro, molti di più si rivolgerebbero a strutture adeguate per un aiuto.

In corrispondenza con l’aumento delle dipendenza, aumentano anche le aggressioni. Come la recente aggressione all’inviato di Striscia la Notizia. Un problema sociale, dunque, sotto molteplici aspetti.

alcol e droghe
A Torino in aumento le dipendenze: i numeri salgono per droga e alcol

Il lockdown non ha aiutato

A Torino l’aumento delle dipendenze non è diminuito neanche durante il lockdown. Le piazze erano chiuse e quindi la possibilità di incontrare spacciatori era molto più difficile. Ma questo non ha comportato una diminuzione di uso di sostanze. Evidentemente sono state trovate soluzioni alternative.

Anzi il disagio sociale e gli effetti della crisi economica, ha portato ad un disagio ancora maggiore che, per un tossicodipendente, significa rifugiarsi nella droga e nell’alcol.

Si cerca la soluzione immediata, la via di fuga dai problemi, qualcosa che colma il vuoto. E la soluzione più facile e a portata di mano è la droga.

Il problema, poi, è trasversale sia per età (non sono solo più solo i giovani) che per tipologia di droga. Si passa dall’eroina alla cocaina e al crack senza alcuna problematica.

Di queste almeno se ne parla. Mentre si parla poco della dipendenza da farmaci antidolorifici o dagli ansiolitici, di cui si può approvvigionare con relativa facilità. Il Covid genera paure e da qui la crescita di ansia, fobie, stress, paranoie. Potrebbe diventare un problema ulteriore ma è ancora troppo presto per dirlo.

In conclusione, c’è davvero da allarmarsi.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende