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Miele cinese spacciato per italiano: danni al settore piemontese e nazionale, truffa denunciata

Da Alessandro Maldera

Luglio 03, 2020

miele

Sul mercato nazionale è arrivato del miele cinese spacciato per italiano.

La denuncia è arrivata direttamente in Commissione Europea, dove si è discusso di una truffa derivante dalla commercializzazione di miele realizzato in Cina, ma con la dicitura di produzione italiana.

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Si tratterebbe di un concentrato particolare e notevolmente differente dal miele per come è conosciuto. Quello cinese che sta circolando in queste settimane, infatti, verrebbe realizzato in laboratorio, attraverso l’utilizzo di sciroppo di zucchero. Pertanto non si ricorre, durante il processo, alla basilare fase del contributo delle api, vera condizione fondamentale per la buona riuscita del prodotto in questione.

Le modalità di produzione del miele cinese risultano determinanti anche per i prezzi di vendita, notevolmente più bassi rispetto ai Paesi europei. Si verifica così un regime di concorrenza sleale, in grado di mettere in seria crisi un intero settore.

Le 80mila tonnellate di miele contraffatto rischiano dunque di impensierire seriamente una filiera enorme, nella quale operano 63mila apicoltori italiani. Un settore che conta un milione e mezzo di alveari, con 220mila sciami in grado di produrre 23mila tonnellate di miele, proposto in più di 60 varietà.

Il miele piemontese

Questo avvenimento potrebbe avere conseguenze piuttosto gravi sulla nostra regione, che si è sempre distinta per essere leader nel settore.

La produzione di miele è presente in quasi tutto il Piemonte ed è piuttosto diversificata. Una scelta variegata, che dipende dai vari ambienti di riferimento. Basti pensare alle differenze tra i mieli di pianura e i mieli di montagna, che danno origine a delle vere e proprie perle come il miele di acacia, il miele di castagno, il miele di ciliegio, il miele di rododendro, il miele di tarassaco e il miele di tiglio.

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Miele cinese spacciato per italiano: danni al settore piemontese e nazionale, truffa denunciata

Tutto il comparto verte su diverse fasi, che danno lavoro a migliaia di addetti. Si parte dalla lavorazione del miele, con la disopercolatura dei favi, per proseguire con l’estrazione per centrifugazione, la filtrazione, decantazione e, infine, l’invassetamento, con cui il prodotto arriva alla vendita.

Insomma, un pezzo importante della nostra economia locale e nazionale si vede minacciato, ancora una volta, dall’ombra della contraffazione. Occorre prestare particolare attenzione per comprare i prodotti giusti.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende