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Atti vandalici: imbrattato Palazzo Civico di Torino

Da Alessandro Maldera

Giugno 08, 2020

Palazzo cicico torino

Atti vandalici perpetrati perpetrati ai danni di strutture comunali. Questa volta a farne le spese è stato Palazzo Civico di Torino.

Sabato scorso, si sono radunate in piazza Castello circa 2000 persone, per la maggior parte vestite di nero.

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La manifestazione

manifestazione piazza castello torino
Atti vandalici: imbrattato Palazzo Civico di Torino

Un sit in di protesta per la morte di George Floyd, contro il razzismo, contro la violenza e gli abusi di potere.

E’ stato un flash mob rispettoso delle regole di sicurezza. I partecipanti si sono seduti tutti distanti più di un metro uno dall’altro e tutti con le mascherine.

C’è stato un momento di silenzio durato 8 minuti e 46 secondi, tanto quanto è durata l’agonia dell’afroamericano ucciso.

Ma purtroppo, a fine manifestazione, dopo gli interventi degli attivisti un gruppo di persone si sono unite in un altro corteo.

Circa un centinaio di ragazzi, da piazza Castello, ha imboccato via Garibaldi fino ad arrivare in piazza Palazzo di Città.

Ed è proprio sotto Palazzo Civico che il gruppo ha esposto uno striscione e imbrattato con lo spray statue e muri del palazzo..

Atti vandalici gratuiti, con scritte contro  il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e la polizia.

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Atti vandalici: imbrattato Palazzo Civico di Torino

Un atto riprovevole

Un gesto riprovevole, inaccettabile e inammissibile. Che ha macchiato una manifestazione educata, silenziosa e dall’alto impatto emozionale.

Pochi giovani hanno deciso di sfogare la loro rabbia nella maniera peggiore, creando non poche tensioni, cercando invano lo scontro con le forze dell’ordine.

Atti vandalici con slogan contro Donald Trump e la polizia al termine, quindi, del corteo in memoria di George Floyd.

Una fash mob proprio contro il razzismo e la violenza gratuita ed infatti, ad isolarli, sono intervenuti anche molti manifestanti.

Perché non si può combattere il razzismo con la violenza, ma il vero atto di protesta è proprio la non violenza.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende