Cronaca di Torino

Dpcm 17 maggio, arriva la firma di Conte e le date ufficiali delle riaperture

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Dal 18 maggio via a tutte le attività commerciali, dal 25 palestre e piscine, dal 3 giugno giù le frontiere e dal 15 si guarderanno film e spettacoli. Ma ci sono alcuni grandi esclusi

È arrivata l’attesissima firma del Dpcm 17 maggio da parte del premier Conte. Da lunedì 18 maggio, scattano le nuove misure per la seconda parte della fase due dell’emergenza Coronavirus. Si convive con il virus, ma in libertà e in sicurezza.

Tuttavia, il primo articolo riguarda chi non deve assolutamente uscire.

Chi ha la febbre e presenta una temperatura corporea maggiore di 37,5 gradi o accusa sintomi respiratori riconducibili a infezione respiratoria, infatti, deve necessariamente rimanere dentro le mura domestiche.

Intanto da domani riaprono i musei, i negozi, i centri commerciali, i saloni di bellezza, i locali, i bar e ristoranti (l’unica regione che fa slittare al 23 maggio l’apertura dei servizi ristorativi è il Piemonte).

Ma emergono nuovi obblighi e responsabilità per i cittadini. Sarà obbligatorio, infatti, indossare la mascherina – vanno bene anche quelle fatte in casa – nei luoghi aperti al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto. Compresi anche gli spazi dove non sia possibile rispettare la distanza di sicurezza in modo continuativo.

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Nei negozi e nei centri commerciali

Sia le attività commerciali al dettaglio che i grandi centri dello shopping dovranno attenersi alle linee guida definite per ridurre il rischio di contagio. Tra queste, la principale rimane la distanza interpersonale di almeno un metro tra i clienti e tra clienti e commessi. Ci sarà l’obbligo della mascherina, come in qualsiasi spazio chiuso. E nei negozi di abbigliamento la clientela dovrà anche indossare i guanti monouso, messi a disposizione dagli esercenti, per toccare la merce in esposizione. Gli ingressi, inoltre, dovranno essere dilazionati e contingentati in modo da non creare assembramenti. Negli esercizi sotto i 40 metri quadrati, per esempio, si potrà entrare uno per volta.

Nei musei

La distanza di un metro varrà anche per i musei e i lughi di cultura. Anche qui gli ingressi saranno contingentati e controllati in base alla capienza degli ambienti.

Al bar e al ristorante

Il caffè si potrà gustare anche al bancone, pur sempre mantenendo la distanza interpersonale. Si potrà consumare anche al tavolo ma solo in piccoli gruppi. Stessa regola per quanto riguarda ristoranti e pizzerie: niente tavolate né comitive, per il momento si potrà mangiare fuori solo tra pochi intimi.

In hotel

In tutte le aree comuni si dovrà rispettare il metro di distanza, indossando la mascherina. Le camere e i servizi che contengono saranno disinfettati prima e dopo l’utilizzo e sarà incentivata l’areazione degli ambienti.

Nelle seconde case

Dal 18 maggio si potrà andare nella seconda casa, al mare o in montagna, ma solo all’interno della propria regione. Dal 3 giugno, invece, si potrà varcare il confine della regione di domicilio o residenza.

Nei luoghi di culto

Le chiese torneranno a celebrare le messe, ma senza acqua santa. Sarà obbligatorio indossare la mascherina e bisognerà rispettare la distanza di almeno un metro tra i fedeli. Per questo motivo gli ingressi saranno controllati da volontari che avranno il compito di far rispettare la capienza massima della chiesa. Per favorire l’accesso alle celebrazioni, è possibile che il numero di funzioni venga ampliato.

Distanza e mascherina anche per sinagoghe e moschee. Ma quest’ultime riapriranno solo il 25 maggio: i fedeli dovranno portarsi il tappetino per le preghiere da casa e le abluzioni rituali si faranno privatamente nella propria abitazione.

Dpcm 17 maggio: le aperture del 25 maggio

La prossima settimana riapriranno piscine, palestre e circoli sportivi (con controllo della temperatura all’ingresso).

Sdraio, lettini e ombrelloni saranno sanificati per ogni cliente. La capienza in acqua verrà ridefinita (una persona ogni 7mq circa), così anche per le are solarium.

Le palestre sono invitate a riorganizzare le attività su prenotazione per evitare forme di assembramento. Come per i ristoranti, i gestori dovranno conservare i nominativi dei presenti per almeno 14 giorni per rintracciare il percorso di un eventuale focolaio. Gli attrezzi, gli spazi comuni e gli spogliatoi dovranno essere costantemente disinfettati.

La distanza di un metro dovrà essere garantita anche negli spogliatoi e nelle docce. Le strutture dovranno poi dotarsi di dispenser di gel igienizzante per i clienti che dovranno farne uso all’entrata e all’uscita. Un’attenzione particolare si dovrà prestare anche agli impianti di aerazione.

Rimangono chiusi momentaneamente i centri benessere, le terme e i centri socio-culturali.

Dpcm 17 maggio: le riaperture del 15 giugno

Da metà giugno riprenderanno gli spettacoli teatrali, i concerti e le proiezioni cinematografiche con ingressi limitati e misurazione della temperatura prima di accedere in sala. Gli ambienti saranno sanificati ad ogni spettacolo e i posti a sedere degli spettatori saranno distanziati così come lo saranno gli artisti stessi. Sarà obbligatorio, anche in questo caso, indossare la mascherina. Quindi niente pop corn e bibite: non è permesso consumare alcun alimento in sala.

Si privilegerà il ricorso al biglietto elettronico e alla prenotazione dei posti on-line.

Per il momento rimangono chiuse le discoteche, anche quelle all’aperto.

Il 15 giugno riprendono anche i centri estivi. I ragazzi, divisi in gruppi, potranno svolgere attività ludiche e/o educative sotto l’osservazione degli operatori. Entrate e uscite scaglionate, lavaggio frequente delle mani e sanificazione dei locali saranno le norme principali.

VAI AL TESTO DEL DPCM 17 MAGGIO

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