Cronaca di Torino

Riaperture in Piemonte, ecco il calendario concordato con il governo, per Torino sarà diverso

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Lunedì 18 maggio in Piemonte ripartiranno i mercati non alimentari, negozi, estetisti e parrucchieri. Bar e ristoranti fermi fino al 25 maggio

Per fare chiarezza sulle riaperture in Piemonte è servita un’intera giornata di riunione con i ministri e il premier Conte.

Al termine del Consiglio, che si è concluso in nottata, è stato finalmente raggiunto un accordo tra governo e regioni.

Non senza dibattiti e scontri, alla fine il presidente Giuseppe Conte ha concesso maggiori libertà ai governi regionali nell’amministrazione delle riaperture.

Il Piemonte ha comunque scelto di seguire la linea della prudenza e non riaprirà tutto e subito. Così anche Lombardia e Toscana, mentre la vicina Liguria è più propensa al libera tutti.

Come sarà allora il calendario delle riaperture in Piemonte?

Lunedì 18 maggio in tutto il Piemonte vedranno riaprire le serrande tutte le attività commerciali al dettaglio. Ma anche estetisti e parrucchieri.

Per loro è stata concessa l’opportunità di tenere aperto anche la domenica e il lunedì, che tradizionalmente corrisponde al giorno di riposo. Anche qui sarà necessario rispettare le dovute distanze di sicurezza. E i professionisti potranno accogliere i clienti solo su appuntamento, in modo da dilazionare le entrate.

A partire da lunedì torneranno anche i banchi extra alimentari nei mercati piemontesi. Saranno i vari comuni ad occuparsi della sistemazione degli ambulanti e dell’ingresso contingentato dei clienti.

L’unica eccezione riguarda Torino, che dovrà aspettare mercoledì per vedere i primi esperimenti nelle aree mercatali più facili da gestire. Poi ci sarà una ripresa graduale della attività, visti i nuovi stravolgimenti che dovranno subire le piazze per garantire le distanze.

Bar e ristoranti dovranno aspettare il 25 maggio per riaprire

Le attività di somministrazione, non a caso, sono state al centro di numerose discussioni.

C’è chi ancora aspetta le sovvenzioni dello stato e ogni giorno in più di chiusura pesa sulle tasche. Chi non riesce a rispettare le misure imposte dal protocollo Inail e rischia di non aprire. Su questo il premier Conte ha provato ad alleggerire il macigno del documento di sicurezza disposto dall’Istituto Nazionale: le regioni potranno presentare altre linee guida in accordo con le categorie. E avranno una settimana di tempo per farlo.

Mancano ancora tanti dettagli, ma si auspica che tra oggi e domani venga presentato il nuovo decreto firmato Conte e la conseguente ordinanza di Cirio sulle riaperture in Piemonte.

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