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Didattica online allarme: escluso uno studente su 5

Da Alessandro Maldera

Maggio 16, 2020

scuola a distanza

La didattica online in Piemonte non ha raggiunto il 20% degli studenti.

È quanto denuncia il direttore dell’Ufficio scolastico regionale.

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Uno studente su 5 non segue la didattica online attivata dal proprio istituto scolastico.

Le cause di questo “abbandono” non sono riconducibili a problemi di connessione o mancanza di dispositivi.

Bensì alle condizioni sfavorevoli dell’ambiente familiare. Ad esempio genitori in cassa integrazione o, addirittura, senza un’occupazione.

Questo significa che il problema è ancora più grave. Infatti ciò determina una situazione irreversibile.

L’emergenza Coronavirus ha cambiato le nostre abitudini a seguito del lockdown imposto.

Tutte le attività riapriranno a singhiozzi mentre per le scuole dobbiamo aspettare Settembre. L’effetto di questa chiusura e la mancanza della didattica online sarà, quindi, permanente.

Il rischio è elevato: perdere definitivamente un’intera generazione di studenti.

Quindi a Settembre non ci sarà solo un rischio sanitario ma anche un rischio di dispersione scolastica.

Politecnico di Torino: ancora lezioni online a settembre

Il Politecnico di Torino ha spento quasi tutte le speranze di un ritorno alla normalità per le scuole a Settembre.

La didattica online sarà ancora necessaria. Questo ci dice il Politecnico di Torino.

scuola a distanza
Didattica online allarme: escluso uno studente su 5

Il Politecnico inseme alla Regione stanno mettendo a punto un documento per pianificare la riapertura delle scuole dopo il lockdown.

Si tratta di linee guida con delle indicazioni generali da seguire. Ogni dirigente scolastico avrà la possibilità di adattarle alla propria situazione scolastica.

Le soluzioni individuate sono diverse, tra cui:

  • classi divise in alternanza tra didattica in presenza e didattica a distanza
  • distanziamento dai 2 ai 3 metri in base ai gradi di rischio
  • algoritmi che relazionano spazio della classe e densità massima di studenti che può contenere
  • potenziamento della didattica a distanza

Il Beta Test

Si sta lavorando ad un Beta test su sette scuole di diverso grado per verificare la fattibilità delle linee guida.

Cinque sono le scuole di Torino coinvolte nel Beta Test. Il Politecnico di Torino si concentrerà soprattutto sui nidi e scuola dell’infanzia.

Il Beta test riguarderà ogni procedura organizzativa:

  • i turni
  • l’uso degli spazi
  • i flussi di entrata e uscita
  • organizzazione delle aule e degli spazi comuni
  • investimenti in tablet e pc

Tutto questo garantendo comunque a tutti i bambini e i ragazzi la possibilità di vivere anche l’esperienza della scuola in presenza. La didattica online sarà quindi integrata con quella in aula.

Il Beta Test sarà utile per riprogrammare le attività scolastiche tutelando la salute e i bisogni degli alunni e delle loro famiglie.

Il Politecnico è direttamente in contatto con la task force del Ministero dell’Istruzione.

Infatti i risultati del Beta Test contribuirà alla definizione di linee guida nazionali.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende