Cronaca di Torino

Tracciamento sui contagi: il giallo dei tamponi in Piemonte

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Il tracciamento sui contagi da Coronavirus in Piemonte si tinge di giallo.

L’unità di crisi regionale ha analizzato i numeri dei malati Covid- 19 caricati sulla banca dati dedicata.

Inaspettatamente hanno riscontrato che molti pazienti sono stati sottoposti anche a 10/12 tamponi.

Questa scoperta ha generato incredulità tra gli addetti ai lavori. Infatti, sino ad oggi, il problema principale era inverso.

 La scarsità dei tamponi e la difficoltà per parecchi malati di accedere al protocollo del tracciamento sui contagi.

Molte le cause

Gli epidemiologi stanno cercando di capire l’accaduto. Molte potrebbero essere le cause concatenanti:

  • tipologia della malattia: necessita di più test per definire il paziente guarito
  • i “falsi negativi” che richiedono ulteriori test
  • i risultati non sono totalmente attendibili
  • errori nel caricamento dei dati

Tutti questi elementi potrebbero aver creato la necessità di ripetere l’esame per il tracciamento dei contagi.

coronavirus tamponi
Tracciamento sui contagi: il giallo dei tamponi in Piemonte

Reti di monitoraggio e tracciamento sui contagi – Fase 2

Nell’ottica del tracciamento dei contagi e di monitorare la situazione durante la Fase 2, fondamentali saranno i medici di medicina generale.

Saranno loro a individuare e anticipare i casi sospetti. Davanti ad un sospetto clinico potranno disporre l’isolamento dei pazienti e dei loro contatti.

Questo ancor prima dell’effettuazione dei tamponi e del riscontro dei risultati. I tempi di questo iter possono essere troppo lunghi.

Il rischio sarebbe quello di non riuscire a contenere per tempo i contagi.

Da qui nasce la decisione di dare la possibilità ai medici di avviare il trattamento domiciliare secondo i protocolli definiti.

Ci si basa sul riscontro clinico che precede la diagnosi di laboratorio.

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Tracciamento sui contagi: il giallo dei tamponi in Piemonte

Piattaforma Covid-19 Regione Piemonte

La piattaforma Covid-19 è fondamentale per avere un tracciamento sui contagi. E sarà utilizzata anche dai medici di medicina generale.

Attraverso tale piattaforma il medico generale dispone l’isolamento domiciliare del paziente sospetto.

Ne viene a conoscenza anche il medico di assistenza primaria. Sempre attraverso la piattaforma e rilascia la certificazione per l’Inps o Inail.

Quest’ultimo, a seguito del risultato positivo del tampone, individua i contatti stretti del paziente per predisporre l’isolamento.

All’Asl rimane sempre la competenza di effettuare i tamponi sulla base della segnalazione tramite la piattaforma Covid-19.

Il tampone viene effettuato secondo i protocolli dell’Asl, con i tempi tecnici necessari.

E al Sisp (ente dell’Asl) rimane il compito di effettuare indagini più approfondite. Individuare contatti tra il paziente positivo e la comunità e indicare eventuali focolai.

È evidente come il tracciamento dei contagi sia una delle priorità maggiori durante la Fase 2.

Resta il fatto che molti sono in attesa del tamponi contro altri che ne hanno effettuati troppi.

Ben venga il tracciamento dei contagi ma attenzione alle esagerazioni. Soprattutto data l’esistenza di un piattaforma che riunisce i dati di ogni paziente.

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