Negozi, bar e ristoranti aperti da lunedì: la lettera delle Regioni a Conte. Ma il Piemonte tentenna

Un documento per richiedere la riapertura del commercio al dettaglio, bar e ristoranti. Il Piemonte si accoda alle altre Regioni, ma invoca cautela
Negozi, bar ristoranti aperti da lunedì 11 maggio. Questa la richiesta della stragrande maggioranza delle Regioni italiane nei confronti del governo che sta gestendo la Fase due dell’emergenza.
I governi regionali si dicono pronti a fare un passo in più, visti anche i dati positivi dei contagi e dei guariti. Non solo, chiedono anche maggiori poteri e più autonomia una volta scaduto il dpcm del 26 aprile.
Poi la richiesta di una programmazione più precisa dei prossimi passi da fare.
La voglia di vedere nuovamente aperti negozi, bar e ristoranti in Piemonte da lunedì
Dopo giorni di tentennamento, anche il Piemonte si è fatto trascinare dall’ondata e ora spinge per la ripartenza del commercio al dettaglio, oltre che dei bar e dei ristoranti. Con la clausola di prendere nuove decisioni in base all’andamento del contagio.
L’iniziativa deriva dalla necessità di dover livellare le diverse categorie di commercio per non infierire ulteriormente sui piccoli commercianti, mentre le grandi aziende sono già in attività.
Gli esercenti hanno già visionato i protocolli di sicurezza accordati con i rappresentati di categoria e chiedono solo di riaprire per poter mantenere la famiglia.
A frenare l’entusiasmo delle Regioni ci pensa il ministro Francesco Boccia. Negozi, bar e ristoranti non verranno aperti lunedì. Prima serve uno screening completo del contagio nella Penisola.
Dall’11 maggio, infatti, si procederà al monitoraggio guidato dal Ministero della Salute della presenza effettiva di Coronavirus nelle varie regioni.
Dopodiché, con risultati alla mano, si potrà stendere un piano, differenziato area per area, per le possibili riaperture, che non avverranno prima del 18 maggio. In pratica al termine del dpcm del 26 aprile.