Urbanistica

Torino si prepara alla ripartenza green, i controviali saranno riservati a bici e monopattini

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Torino pensa a una fase due green e lancia il progetto “Bike Pride”: strade principali alle auto e controviali riservati a bici e monopattini elettrici

Immaginate una Torino ancora più green-friendly: traffico ridotto, strade principali per le auto e controviali riservati a bici e monopattini elettrici. È questa l’idea della Consulta della mobilità ciclistica e della moderazione del traffico di Torino.

In sostanza, si vuole approfittare della ripartenza, dopo le criticità dell’emergenza sanitaria, per riorganizzare lo spazio urbano e la rete stradale del capoluogo piemontese in un’ottica più sostenibile.

L’iniziativa è stata promossa dall’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), che in questi giorni di studio in vista della “fase due” sta puntando molto sulla mobilità alternativa.

Si accoda la Sindaca di Torino, Chiara Appendino, che richiede maggiori finanziamenti per riprendere in mano i progetti sulla micro-mobilità che avevano interessato la città di Torino nei mesi antecedenti al Coronavirus.

Quando il lockdown sarà sciolto i mezzi pubblici non potranno più avere l’afflusso di prima. Metropolitana, tram e autobus avranno necessariamente accessi contingentati per la sicurezza degli utenti e tutto ciò si tradurrà in attese e code. Per questo motivo si vuole incentivare l’uso di mezzi privati green: biciclette, monopattini elettrici e tutto ciò che rientra nella cosiddetta “mobilità dolce”.

Il progetto prevede che le strade principali possano essere percorse da auto e mezzi pubblici, mentre i controviali siano riservati a bici e monopattini. Si ipotizza l’accesso ai veicoli a motore con limite di velocità di 20km/h esclusivamente per la svolta, il parcheggio e l’ingresso negli spazi privati.

Prima però bisogna rendere “accessibile” e sicuro l’uso dei mezzi sostenibili. Tra i piani dell’assessora alla Viabilità Lapietra la realizzazione di infrastrutture pedonali e ciclabili e ulteriori investimenti per disincentivare l’uso dell’automobile.

La proposta arriverà sulla scrivania del Premier Conte, dopo aver raggiunto quella della giunta comunale.

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