Coronavirus, rallenta il contagio in Piemonte tra altri decessi e nuovi guariti
Rallenta il contagio in Piemonte, ogni giorno cresce meno la curva dei positivi al Coronavirus, ma l’Unità di Crisi non si vuole sbilanciare: si teme un’ondata anomala
Rallenta il contagio in Piemonte. Cinque parole che innescano un filo di speranza tra i piemontesi afflitti dal Coronavirus.
Lo ha annunciato l’assessore alla Sanità regionale Luigi Icardi ieri, durante la riunione in diretta streaming con i sindaci del Piemonte. Il tasso di raddoppio dei contagi è sceso da 2,4 a 7,2 giorni. “Vuol dire che gradatamente ci stiamo assestando, in quanto la curva cresce con progressione sempre minore – ha detto Icardi – Un progressivo rallentamento della crescita che fa ben sperare”.
E se da un lato questa analisi ci fa alzare la testa, dall’altro ci sono i numeri, ancora troppo alti, che pesano sul groppone.
8835 positivi nella Regione Piemonte, 374 in più rispetto al giorno prima. Con la provincia di Torino che supera i 4mila casi.
795 deceduti, 61 in più rispetto a 24 ore prima. Il numero più alto in provincia di Torino (271), segue Alessandria (156), Novara (104), Biella (69), Cuneo (53), Verbano-Cusio-Ossola (47), Vercelli (46) e Asti (35).
88 guariti, 13 in più rispetto alla comunicazione precedente. E 243 pazienti “in via di guarigione”, cioè risultati negativi ad un primo tampone ma che aspettano la conferma del secondo del giorno dopo”. Questi i numeri che realmente ci fanno sperare. Anche se l’Unità di Crisi regionale raccomanda cautela e teme per un’ondata anomala che potrebbe mandare all’aria i piccoli progressi ottenuti.
Gli aggiornamenti della situazione Coronavirus in Piemonte
Un pronostico della fine del contagio in Piemonte
Ci sono istituti di ricerca che in questi giorni stanno studiando la parabola della positività nelle varie regioni d’Italia per avere un’idea approssimativa della fine dei contagi. Secondo l’analisi dell’Einaudi Institute for Economics and Finance di Roma, tra quindici giorni il Piemonte potrebbe vedere l’azzeramento dei contagi. Sarebbe dunque il 15 aprile la possibile data di scadenza del virus in terra piemontese. Una data che, in realtà, si scosta parecchio dalle proiezioni nazionali, previste tra il 5 e il 16 maggio.
Un segnale che la nostra regione potrebbe uscire dall’emergenza sanitaria prima del previsto.