Mole24 Logo Mole24
Home » Economia » Chiudono almeno 100 edicole a Torino. Il Comune rilancia: bandi per nuovi cocktail bar

Chiudono almeno 100 edicole a Torino. Il Comune rilancia: bandi per nuovi cocktail bar

Da Alessandro Maldera

Febbraio 25, 2020

Edicole Torino

Nuovi bandi e cambio di destinazione d’uso per le edicole dismesse di Torino, ma a patto che siano di proprietà pubblica.

L’idea è di cambiare i chioschi in cocktail bar e punti di ristorazione. L‘edicola di Piazza della Repubblica potrebbe essere la prima al bando.

A Torino negli ultimi due anni hanno chiuso serranda oltre cento edicole: la crisi della carta stampata e la conseguente crisi del mercato ha messo gli edicolanti nell’impossibilità di di pagare le tasse lasciando peraltro i chioschi abbandonati nella impossibilità di essere smaltiti.

La crisi della carta stampata è un effetto domino di serrande abbassate ed edicole abbandonate. Torino come molte altre città, deve trovare una soluzione. Si pensa alla trasformazione dei chioschi in punti di ristorazione ma solo nel caso in cui le strutture siano di proprietà del comune come, per esempio l’edicola chiusa di piazza della Repubblica.

È così che dai Moderati il capogruppo Silvio Magliano propone l’acquisto simbolico a un euro dei chioschi abbandonati da parte del comune aprendo alla possibilità di nuovi bandi.

Nuovi bandi per trasformare le edicole di Torino in cocktail bar

Anche i sindacati chiedono la possibilità di destinare i vecchi presìdi in altre attività. La proposta si scontra però con la normativa nazionale e potrebbe aprire a eventuali ricorsi salvo il caso in cui il chiosco fosse appunto di proprietà del Comune.

Del resto le proposte non mancano: numerosi progetti sono stati presentati in questi anni: chi vorrebbe riutilizzare le vecchie edicole per farci attività sociali, cocktail bar e non mancano nemmeno i progetti delle grandi catene di food.

Dal canto loro gli edicolanti sopravvissuti chiedono la possibilità lanciare un progetto che permetta loro di allargare la propria offerta commerciale al fine di poter allargare gli introiti e scongiurare così la chiusura dell’attività.

Insomma, le sperimentazioni sono possibili ed in molti casi hanno funzionato. Ma per ora nessuna decisione davvero concreta sembra profilarsi all’orizzonte. Anche se si è presa in considerazione, sull’esempio di molti altri comuni d’Italia, la possibilità di modulare le aliquote IMU e la tassa sul suolo pubblico.

Eventualità che però significherebbe 200mila euro in meno per le casse della città con il forte dubbio che in ogni caso potrebbe comunque non essere una misura sufficiente per scongiurare una nuova moria di edicole. Si andrebbe così a creare un precedente che potrebbe essere giustamente reclamato anche da altre attività commerciali sofferenti.

Alessandro Maldera Avatar

Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende