Ambiente
Controlli sulle caldaie per ridurre lo smog a Torino: il 50% è irregolare
Gen 16, 2020
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Le caldaie tra i fattori principali dello smog a Torino: effettuati i primi controlli, una su due è irregolare
Lo smog a Torino non è una questione riservata alle automobili.
I blocchi al traffico che vengono costantemente imposti (e rafforzati di volta in volta) rappresentano solo uno dei tanti provvedimenti da adottare per migliorare realmente la qualità dell’aria.
I veicoli vengono bloccati in base alle loro classi emissive, soprattutto i diesel, che vengono penalizzati in maniera stabile fino alla categoria euro 3. A breve, dal prossimo autunno per la precisione, si assisterà allo stop permanente (da ottobre al marzo successivo) degli euro 4. I diesel euro 5 rientrano invece nelle misure d’emergenza.

Le quantità di Pm10 nell’aria stanno sforando i limiti consentiti da diverse settimane. Nonostante le limitazioni siano sempre più stringenti, non si vedono miglioramenti della qualità dell’aria. Un altro fattore che potrebbe incidere è la mancanza di precipitazioni, delle quali non c’è traccia da tempo.
Dunque, i blocchi del traffico non possono essere l’unico rimedio per contrastare l’inquinamento.
Il contrasto dello smog a Torino e il ruolo delle caldaie
Per vederci più chiaro, la Regione Piemonteha dato mandato ad Arpa di controllare le caldaie di numerose abitazioni.
In Piemonte ne sono state analizzate quasi 150, mentre 47 sono state osservate nel Torinese. È emerso che il 50% di esse risulta presentare numerose irregolarità. Ciò le rende particolarmente nocive per l’ambiente, in quanto contribuiscono in maniera non indifferente nelle emissioni.
Pertanto, è chiaro che le caldaie rappresentino uno dei problemi principali. La loro sostituzione e le riparazioni sugli impianti possono avere effetti importanti, anche per limitare i provvedimenti che tengono ferme ai box migliaia di auto ogni giorno.
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