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Torino si svuota: ogni mese perde 500 abitanti. Milano ne acquisisce 1000 in più

Da Giulia Licari

Dicembre 24, 2019

Torino Abitanti

Emergono dati preoccupanti dallo studio effettuato dalla Fondazione Agnelli “Demografia e migrazioni a Torino: uno sguardo al lungo periodo”. È stato presentato durante il seminario promosso da Amma (Aziende Meccaniche Meccatroniche Associate) e Compagnia di San Paolo.

Analizzando l’andamento demografico della città negli ultimi cinque anni, risulta che Torino si sta svuotando. Ogni mese perde 500 abitanti. Le scuole dell’infanzia hanno sempre meno iscritti e gli immigrati non bastano a fermare il calo delle nascite.

Tendenza opposta invece per quanto riguarda Milano, seppur costosa e poco prolifica, a quanto pare risulta più attrattiva. Partendo da un analogo indice di mortalità, il capoluogo lombardo non perde abitanti, semmai ne acquisisce. Sono 1000 in più al mese.

“A Milano – spiega Stefano Molina, dirigente di ricerca della Fondazione Agnelli, che ha curato lo studio – i saldi migratori compensano quelli naturali, mentre a Torino non arrivano a colmare il divario cronico tra nascite e decessi”.

Il calo di abitanti diventa problematico per varie ragioni. Prima di tutto si riducono le risorse che la città riceve dai residenti e che servono a mantenere i servizi.

Oggi Torino ha 875.000 abitanti, rappresenta una delle più grandi città italiane e una media città europea. Ma rimarrà tale? O è destinata a diventare una media città italiana insignificante sulla scena europea?

“Nel ’900 il suo boom legato all’industria è stato un unicum in Europa – continua Stefano Molina – Senza immigrazione sarebbe rimasta una città di 300.000 abitanti, come Catania o Verona”.

Tra il 1970 e il 1988 l’indice di fecondità delle donne arrivate dal Sud si è allineato a quello delle torinesi. Lo stesso sta succedendo con le donne straniere: tra 2004 e 2018 il numero di figli è sceso da 2,69 a 1,84. Quello delle native è di 1,17. “In media siamo a 1,27 figli, mentre il ricambio della popolazione è assicurato da 2,1 figli per coppia“, ribadisce il ricercatore.

I bambini non nascono e le speranze di vita aumentano. Uno dei settori in cui si nota un marcato sviluppo è quello dell’assistenza sanitaria. Oggi in Italia si stimano due milioni di badanti, nel 2030 potrebbero servirne due e mezzo, e Torino si sta già attrezzando a riguardo. “Nel frattempo – suggerisce Molina – dovrebbe fare di tutto per restare coerente con la sua storia, curare i suoi collegamenti, diventare attrattiva per le famiglie”.

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Giulia Licari

Laureata in Lingue e Culture per il Turismo, con un Master online in Comunicazione digitale, Web marketing e Social media management (SDB), attualmente sto frequentando il corso di laurea magistrale in Comunicazione, ICT e Media . Da sempre amante di Torino e appassionata di comunicazione web e Seo