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Peyrano rinasce a Torino: riaperta la storica attività di produzione del cioccolato

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Peyrano rinasce a Torino: riaperta la storica attività di produzione del cioccolato, il nuovo titolare promette grandi novità per il rilancio

Peyrano rinasce a Torino.

Una delle punte di diamante della produzione della cioccolata made in Torino si appresta a rivivere i fasti del passato. Una ottima notizia, che giunge a poca distanza dai travagliati mesi di inizio 2019.

Peyrano rinasce a Torino: riaperta la storica attività di produzione del cioccolato
Peyrano rinasce a Torino: riaperta la storica attività di produzione del cioccolato

A febbraio, infatti, l’azienda aveva chiuso definitivamente i battenti. Prima aveva salutato i locali di corso Vittorio Emanuele II 76, dopodiché aveva dovuto cedere alle difficoltà anche il laboratorio di corso Moncalieri 147.

Questa serie di spiacevoli eventi aveva portato all’addio (trasformato poi in un “arrivederci”, metaforicamente parlando) di una delle insegne più prestigiose e antiche della nostra città.

La luce in fondo al tunnel si è intravista a partire da questa estate. Ci è voluto l’intervento di Alessandro Pradelli, il nuovo proprietario del brand, per salvare una realtà troppo importante per finire così in fretta nel dimenticatoio.

Questo giovane di 34 anni, che ha conseguito una laurea in Ingegneria Meccanica presso il Politecnico di Torino, è rientrato in Italia, dopo aver lavorato negli Usa nella prestigiosa  Boston Consulting Group.

Per rilanciare il marchio ha effettuato un investimento di un milione di euro e ha deciso di mantenere l’anima dell’azienda. Il suo interno, infatti, la produzione è stata riavviata con i sette addetti che lavorano da sempre nell’azienda.

Ora, l’obiettivo di Pradelli è quello di far diventare Peyrano il Dom Pérignon del cioccolato. Un progetto ambizioso che, con tanta passione e pazienza, potrà essere raggiunto.

La storia di Peyrano e i travagli degli ultimi anni

Un pezzo di Torino se ne stava per andare. Un’azienda nata nel 1914, che aveva anche fornito la Casa Reale negli Anni Trenta, dopo essere partita dalla produzione di caramelle di Lucia Peyrano.

Dopo la Prima Guerra Mondiale, insieme al fratello, la Peyrano si cimentò nella produzione di cioccolatini artigianali. Un’idea vincente, che si tramutò nella realizzazione di veri e propri gioielli come l’Alpino, il Giandujotto, il Cremino e tante altre prelibatezze.

Peyrano si è ritagliata, nel corso dei decenni, un ruolo di spicco per i suoi inconfondibili cioccolatini, torte personalizzate, brioches, savarin e i caratteristici micro-pasticcini.

Dopo alcuni dissidi familiari degli Anni Novanta, nel 2002 iniziò il vero declino dell’azienda, il cui marchio venne acquisito dalla famiglia Maione di Napoli. Nel 2010, con il fallimento, i Peyrano riuscirono a rilevare nuovamente il marchio, e a rilanciare l’attività. Un rilancio mai avvenuto, che ha gradualmente portato al triste epilogo di febbraio. Ora, però, Peyrano è pronto per tornare a splendere più che mai.

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