Mole24 Logo Mole24
Home » Enogastronomia » La Bagna Cauda Patrimonio UNESCO: richiesta in fase di preparazione

La Bagna Cauda Patrimonio UNESCO: richiesta in fase di preparazione

Da Alessandro Maldera

Novembre 05, 2019

La Bagna Cauda Patrimonio UNESCO: richiesta in fase di preparazione

La Bagna Cauda Patrimonio UNESCO è sicuramente uno dei sogni degli amanti dell’enogastronomia piemontese. Presto, oltre che una semplice fantasia, potrebbe essere realtà.

In occasione dell’edizione di quest’anno del Bagna Cauda Day, in programma il prossimo 22 novembre, sarà trattato il tema per la preparazione della richiesta.

All’evento, che si terrà nell’ex Sala Consiliare del Comune di Asti, prenderanno parte assessori della Regione, rappresentanti locali dell’UNESCO, esponenti e di fiere e consorzi e numerosi altri addetti del settore.

Obiettivi della richiesta per la Bagna Cauda Patrimonio UNESCO

L’obiettivo è quello di inoltrare la richiesta per vedere riconosciuta la Bagna Cauda come Patrimonio immateriale dell’umanità dall’UNESCO. Un tentativo era già stato pianificato nel 2015, ma quattro anni fa non si arrivò poi alle conclusioni necessarie.

L’appello, che potrebbe sembrare assurdo o per certi versi presuntuoso, in realtà mira a far conoscere il piatto tipico piemontese e la sua terra d’origine, salvandone l’eccellenza come già accaduto per altri prodotti quali la pizza o la dieta mediterranea. La ricetta piemontese andrebbe quindi ad aggiungersi ad altri patrimoni UNESCO.

La Bagna Cauda Patrimonio UNESCO: richiesta in fase di preparazione
La Bagna Cauda Patrimonio UNESCO: richiesta in fase di preparazione

La bagna cauda è considerato uno dei piatti più rappresentativi della cucina piemontese e simbolo di convivialità.

La sua nascita risale verosimilmente all’epoca tardo medievale. Trattandosi di una ricetta casalinga tramandata oralmente, ne esistono diverse versioni e con diversi ingredienti aggiuntivi.

Insomma, la Bagna Cauda intende ritagliarsi il giusto spazio di merito anche su palcoscenici diversi rispetto a quello regionale. Chissà che, questa volta, non ci riesca davvero.

Alessandro Maldera Avatar

Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende