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Parco Nazionale Gran Paradiso: trionfo della natura a due passi da Torino

Da Giulia Licari

Ottobre 27, 2019

stambecchi marroni

Il Parco Nazionale del Gran Paradiso è un’area protetta che si estende tra Piemonte, la Valle d’Aosta e la Francia.

Non solo è il parco più vasto nei dintorni di Torino, dista solamente un’ora e mezza dalla città, ma è anche il primo parco nazionale istituito in Italia.

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E gestito dall’Ente Parco Nazionale Gran Paradiso a Torino.

70 mila ettari di superficie che accoglie cinque vallate in cui si trovano flora e fauna tipiche di quest’area. Ghiacciai, rocce, boschi di larici e abeti e poi lui, il simbolo del Gran Paradiso, lo stambecco alpino.

Il Parco, infatti, è nato nel 1856 come Riserva Reale Sabauda volta a garantire la sopravvivenza dello stambecco a rischio estinzione. Il re Vittorio Emanuele II abbracciò personalmente la causa, al punto da vietare la caccia allo stambecco e istituire un vero e proprio corpo di guardie forestali a difesa dell’area protetta.

Nel 1920 donò poi la riserva allo Stato italiano per farne un Parco Nazionale dedito alla protezione della flora e della fauna alpina. Ecco che, due anni dopo, nacque ufficialmente il Parco Nazionale del Gran Paradiso.

Di stambecchi ne sono rimasti  solo 416 esemplari dalla II Guerra Mondiale

Il Parco oggi: tra conservazione e sviluppo sostenibile

Nel 2014 il Parco Nazionale Gran paradiso è entrato a far parte della Green List delle aree protette, certificazione di livello mondiale.

L’area comprende un vasto territorio montano che va dagli 800 metri dei fondovalle ai 4061 metri della vetta del Gran Paradiso.

Nel suo territorio vivono in libertà molte specie animali:

  • stambecchi
  • camosci
  • marmotte
  • ermellini
  • scoiattoli
  • aquila reale
  • pernice bianca
  • gracchi
  • sparvieri
  • astori
  • allocchi

Per quanto riguarda la flora, troviamo:

  • boschi di larici
  • praterie
  • pioppo tremulo
  • noccioli
  • ciliegi selvatici
  • acero montano
  • querce,
  • castagni
  • frassini
  • betulle
  • sorbi degli uccellatori

Stambecco

Cosa fare al Parco Nazionale Gran Paradiso

  • Escursioni alla scoperta dei laghi, dei boschi e delle valli del parco.

La rete dei sentieri che attraversa il Parco si estende per oltre 500 km e attraversa le cinque valli comprese nell’area protetta: Valle Orco, Valle Soana, Valle di Cogne, Valsavarenche e Valle di Rhêmes.

Ci sono sentieri adatti per ogni esigenza, difficoltà e stagione.

Scarica la piantina con i percorsi e le escursioni.

  • Itinerari in bici

Per gli appassionati della due-ruote, all’interno del Parco è possibile percorrere in bici strade asfaltate o sterrati, immersi completamente nella natura.

Scopri  percorsi da fare in bici a questo link.

  • Escursioni con le guide

Per scoprire al meglio il territorio è consigliabile fare un’escursione con l’aiuto di un professionista del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Gli accompagnatori naturalistici sono specializzati nel guidarti nell’area protetta, anche se ti affacci per la prima volta a questo mondo.

Scegli la tua guida qui.

  • Soggiornare nella casa di caccia dei Savoia

Se volete passare più di un giorno all’interno del Parco, è possibile soggiornare in una casetta di fine Ottocento, costruita appositamente per ospitare la famiglia reale Savoia durante le battute di caccia.

In realtà sono cinque le “reali casine di caccia”, poste a 2000-2200 metri d’altezza. Tra queste rimangono in dotazione al parco quella di Orvieille, in Valsavarenche, e quella del Gran Piano di Noasca, in Valle Orco, utilizzate per la sorveglianza e per la ricerca.

Quest’ultima è stata adattata come rifugio escursionistico non gestito, per tutti coloro che fanno trekking, attività di avvicinamento alla montagna, corsi di formazione/aggiornamento o soggiorni naturalistici.

Il Rifugio Casa di Caccia del Gran Piano può accogliere fino a 10 escursionisti. Rimane aperto dal primo di giugno al 30 settembre.

Per prenotazioni:

Parco Nazionale Torino

  • Imparare a conoscere l’ambiente naturale

Lungo la vallata ci sono alcune strutture destinate a fornire informazioni e servizi. Se ne trova almeno una in ogni paese principale della valle. Generalmente sono aperte nel periodo estivo, natalizio, pasquale e nelle festività. Al loro interno è possibile visitare mostre permanenti e temporanee, oppure trovare cartine, guide, materiale illustrativo e gadget utili alla permanenza nel parco.

  • Fare sport

L’attività sportiva per eccellenza del Parco Nazionale è l’arrampicata su roccia e su ghiaccio. Nella stagione invernale sono in funzione anche gli impianti sciistici, frequentatissimi dai torinesi e dai turisti che vogliono praticare sport invernali.

Informazioni utili

Prima di inoltrarti nel Parco Nazionale, controlla le previsioni meteorologiche dei Comuni all’interno del Parco. Per l’inverno, inoltre, è molto utile consultare il Bollettino Aineva Neve e Valanghe.

Per maggiori informazioni sulle attività del Parco, visita il sito ufficiale.

Come arrivare

  • In automobile da Torino  si può percorrere la SP 460 della Valle Orco, uscendo a Pont Canavese per raggiungere la Val Soana o proseguendo fino a Ceresole Reale.
  • Con il treno si arriva fino alle stazioni di Rivarolo e Pont. Da qui si arriva nelle due valli con autobus pubblici (linea Rivarolo-Pont-Locana-Noasca in valle Orco e Torino-Pont Canavese-Valprato Soana in val Soana)

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Giulia Licari

Laureata in Lingue e Culture per il Turismo, con un Master online in Comunicazione digitale, Web marketing e Social media management (SDB), attualmente sto frequentando il corso di laurea magistrale in Comunicazione, ICT e Media . Da sempre amante di Torino e appassionata di comunicazione web e Seo