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Le Chiocciole del Nord 2020, le migliori osterie del nord secondo Slow Food: il Piemonte presente con ben 26 locali

Da Alessandro Maldera

Settembre 15, 2019

Le Chiocciole del Nord 2020, le migliori osterie del nord secondo Slow Food: il Piemonte presente con ben 26 locali
Anche quest’anno, Slow Food si è espressa sulle migliori osterie dell’Italia settentrionale con Le Chiocciole del Nord 2020.
La guida redatta dall’ente ha come obiettivo quello di far conoscere gli oltre cento locali premiati. Tantissime realtà davvero deliziose, all’interno delle quali è possibile degustare prelibatezze di ogni genere, con richiami e ingredienti dei territori locali.
Le Chiocciole del Nord 2020 contiene indicazioni su ogni regione del nord Italia, pur premiando in modo particolare le realtà di Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. Più distaccate, più per questione di dimensioni delle regioni e per numero di locali presenti, la Liguria, il Trentino Alto Adige e il Friuli Venezia Giulia.
Le Chiocciole del Nord 2020, le migliori osterie del nord secondo Slow Food: il Piemonte presente con ben 26 locali
Le Chiocciole del Nord 2020, le migliori osterie del nord secondo Slow Food: il Piemonte presente con ben 26 locali

Le osterie premiate in Piemonte

Per quel che riguarda la nostra Regione, il Piemonte si è saputo ritagliare il suo imponente spazio con una vasta varietà di insegne. Tanti locali accoglienti, che si trovano sparsi tra tutte le province.
Torino viene rappresentata da queste eccellenze:
– Antiche Sere (Torino, via Cenischia 9, in zona Cenisia);
– Consorzio (Torino, via Monte di Pietà 23, in pieno centro).
Cuneo è rappresentata in maniera superlativa con grandi osterie come:
– Osteria del Vicoletto (Alba, via Bertero 6);
– Osteria dell’Arco (Alba, piazza Michele Ferrero 5);
– Battaglino (Bra, piazza Roma 18);
– Boccondivino (Bra, via Mendicità Istruita 14);
– La Torre (Cherasco, via dell’Ospedale 22);
– Locanda del Falco (Valdieri, piazza Regina Elena 22);
– La Coccinella (Serravalle Langhe, via Provinciale A 5);
– Locanda dell’Arco (Cissone, (piazza dell’Olmo 1);
– La Speranza (Farigliano, piazza Vittorio Emanuele II 43);
– Cibo Libero di Montagna (Frassino Reis, Borgata Meira Brancia 1)
– Repubblica di Perno (Monforte d´Alba, Perno);
– Lou Pitavin (Marmora, Borgata Finello);
– Cantina dei Cacciatori (Monteu Roero, SP59 29);
– Corona di Ferro (Saluzzo, via Martiri della Liberazione 48);
– Osteria della Pace (Sambuco, via Bertero 10);
– Del Belbo da Bardon (San Marzano Oliveto, via Valle Asinari 25).
Se la cava molto bene anche Alessandria, menzionata con i seguenti punti di ristoro:
– Locanda dell’Olmo (Bosco Marengo, piazza Mercato 6);
– Il Moro (Capriata d´Orba, piazza Garibaldi 6);
– Cacciatori (Cartosio, via Moreno 30).
Asti presenzia nella guida con due locali:
– Violetta (Calamandrana, Valle San Giovanni 1);
– Madonna della Neve (Cessole, Regione Madonna della Neve 2).
Infine, Novara prende parte con Impero, a Sizzano, in via Roma 13.
Insomma, una nuova guida potrà aiutare i palati più raffinati e i più golosi a cercare soluzioni per i propri pasti fuori porta. Una lista di tanti suggerimenti che rende l’idea della grandezza enogastronomica dei nostri territori.
(Foto tratta da Agrodolce)

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende