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Biblioteca Reale di Torino, un gioiello nascosto del Palazzo Reale

Da Alessandro Maldera

Agosto 04, 2019

Biblioteca Reale di Torino, un gioiello nascosto del Palazzo Reale.

La Biblioteca Reale di Torino è una delle più importanti istituzioni culturali della città

Vi sono custoditi quasi 200.000 volumi, oltre a manoscritti, incisioni, carte geografiche.

Un vero gioiello nascosto nel complesso di Palazzo Reale, un luogo antico e pieno di fascino. Tutto nasce dalle collezioni di Carlo Alberto di Savoia.

Il sovrano decise a partire dal 1831 di ampliare la biblioteca di corte acquistando altri volumi provenienti da tutta Europa.

Lettere, arte, scienza, codici miniati, libri antichi e contemporanei.  

Quindi, lo scopo era quello di creare un vero e proprio centro del sapere all’interno della corte sabauda.

Biblioteca Reale di Torino, un gioiello nascosto del Palazzo Reale.
Biblioteca Reale di Torino, un gioiello nascosto del Palazzo Reale.

Dal 1839 inizia a collezionare anche alcuni disegni dei grandi maestri italiani e stranieri.

Tra questi: Michelangelo, Raffaello, Rembrandt e Leonardo da Vinci.

Di Leonardo, in particolare, sono attualmente custoditi ben 13 fogli autografi, tra cui il Codice sul volo degli Uccelli, l’Autoritratto, il Volto dell’Angelo, e il disegno preparatorio per la Vergine delle Rocce conservata al Louvre.

Nel 1840 la biblioteca Reale di Torino possedeva già 30.000 volumi, tutti di notevole valore.

La crescita del patrimonio necessitò subito la costruzione di una nuova sede da affiancare a quella antica.

Il progetto venne affidato all’architetto di corte Pelagio Palagi, che disegnò gli arredi e le preziose scaffalature lignee a doppia altezza.

La nuova biblioteca, al piano terra dell’ala est di Palazzo Reale, venne inaugurata nel 1842.

Entrare nella Biblioteca Reale di Torino oggi, vuol dire fare un salto indietro nel tempo, assaporare il profumo della carta antica e circondarsi di legno e parole. Soprattutto degno di nota  c’è il caveau, dove sono custoditi i diari di re Vittorio Emanuele III, dove è possibile entrare nell’intimo dei momenti di vita passata dei reali.

In un’epoca sempre più digitale è un privilegio avere la possibilità di sedersi, consultare testi storici e leggere in un luogo magico e senza tempo.

Informazioni Biblioteca Reale di Torino:

Orari di apertura:

  • Dal lunerdì al venerdì: dalle ore 8:00 alle ore 19:00
  • Sabato: dalle ore 8:00 alle ore 14:00
  • Domenica: chiuso

Sito web della Biblioteca Reale di Torino

Un vero gioiello nascosto nel complesso di Palazzo Reale, un luogo antico e pieno di fascino.

Tutto nasce dalle collezioni di Carlo Alberto di Savoia che a partire dal 1831 decide di ampliare la biblioteca Reale di Torino di corte acquistando altri volumi provenienti da tutta Europa.

Lettere, arte, scienza, codici miniati, libri antichi e contemporanei: lo scopo era quello di creare un vero e proprio centro del sapere all’interno della corte sabauda.

Dal 1839 inizia a collezionare anche alcuni disegni dei grandi maestri italiani e stranieri.

Tra questi: Michelangelo, Raffaello, Rembrandt e Leonardo da Vinci.

Di Leonardo, in particolare, sono attualmente custoditi ben 13 fogli autografi, tra cui il Codice sul volo degli Uccelli, l’Autoritratto, il Volto dell’Angelo, e il disegno preparatorio per la Vergine delle Rocce conservata al Louvre.

Nel 1840 la biblioteca Reale di Torino possedeva già 30.000 volumi, tutti di notevole valore.

La Biblioteca Reale di Torino: un’istituzione culturale della cittàLa Biblioteca Reale di Torino: un’istituzione culturale della cittàLa Biblioteca Reale di Torino: un’istituzione culturale della città

La crescita del patrimonio necessitò subito la costruzione di una nuova sede da affiancare a quella antica.

Il progetto venne affidato all’architetto di corte Pelagio Palagi, che disegnò gli arredi e le preziose scaffalature lignee a doppia altezza.

La nuova biblioteca, al piano terra dell’ala est di Palazzo Reale, venne inaugurata nel 1842.

Entrare nella Biblioteca Reale di Torino oggi, vuol dire fare un salto indietro nel tempo, assaporare il profumo della carta antica e circondarsi di legno e parole.

E poi c’è il caveau, dove sono custoditi i diari di re Vittorio Emanuele III, dove è possibile entrare nell’intimo dei momenti di vita passata dei reali.

In un’epoca sempre più digitale è un privilegio avere la possibilità di sedersi, consultare testi storici e leggere in un luogo magico e senza tempo.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende