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Scoperto traffico illecito di bulldog francesi a Torino: denunciati i truffatori

Da Alessandro Maldera

Giugno 21, 2019

Scoperto traffico illecito di bulldog francesi a Torino: denunciati i truffatori

Scoperto traffico illecito di bulldog francesi a Torino: in arresto i truffatori che maltrattavano e vendevano sul web i cuccioli che venivano importati dell’Est Europa

I carabinieri forestali hanno scoperto e smantellato un’organizzazione criminale dedita al traffico illecito di bulldog francesi a Torino.
Scoperto traffico illecito di bulldog francesi a Torino: denunciati i truffatori
Scoperto traffico illecito di bulldog francesi a Torino: denunciati i truffatori
La banda era composta da sei persone, cinque uomini e una donna, tra i 30 e i 40 anni, tutti residenti nelle province di TorinoAsti e Cuneo.
I sei sono stati denunciati per maltrattamenti di animali e truffa nei confronti degli acquirenti.
Nel dettaglio, i membri dell’organizzazione acquistavano bulldog francesi privi di vaccinazione nei Paesi dell’Est Europa, in particolare in Slovenia e Ungheria. 
Il prezzo di acquisto dei cuccioli era di 50 euro l’uno, ma poi venivano rivenduti in Piemonte e in Lombardia a centinaia di euro.
I truffatori si recavano in questi Paesi con delle auto private e acquistavano i cuccioli precocemente allontanati dalle loro mamme.
Dopodiché li ponevano nei bagagliai senza cibo né acqua per un viaggio di 13 ore che li avrebbe portati in Italia.
Una volta arrivati nel nostro Paese, i cagnolini venivano venduti sul web attraverso un sito internet appositamente creato.
Il prezzo di vendita era anche dieci volte più alto di quello di acquisto.
Il sito presentava foto e documenti falsi, che servivano a rassicurare gli acquirenti.

L’inchiesta

Un traffico di cuccioli che andava avanti da tempo, ma l’inchiesta è partita solo nel marzo scorso.
Tutto è iniziato quando un bulldog francese, acquistato su internet per 600 euro, è morto il giorno stesso in cui è arrivato a casa dai nuovi padroni.
Da lì i proprietari hanno deciso di rivolgersi ai carabinieri.
Questi ultimi hanno scoperto che il microchip identificativo e i documenti sulla vaccinazione appartenenti al cane erano falsi.
Dunque, grazie alle forze dell’ordine si è potuto mettere fine ad un altro caso di maltrattamenti di animali che arrivano nel nostro Paese in maniera illecita.
(Foto tratta da TuttoGreen)
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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende