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Abbazia di Casanova, il tesoro nascosto tra Carmagnola e Poirino

Da Alessandro Maldera

Ottobre 16, 2018

Abbazia di Casanova, il tesoro nascosto tra Carmagnola e Poirino

Tra i campi di grano di Carmagnola si nasconde l’Abbazia di Casanova, un gioiello barocco di cui Torino va fiera.

Le bellezze architettoniche non si trovano solo in città, ma anche nella cintura di Torino. A una trentina di chilometri dal centro del capoluogo piemontese, possiamo godere appieno del fascino dell’Abbazia di Casanova.

Tra campi di granoturco questo elegante Monastero e Castello ha avuto un ruolo molto importante nel Settecento. Prima di parlare di questo però vi raccontiamo la sua storia…

Restaurata nel XVIII secolo dall’allievo di Filippo Juvarra, Giovanni Tommaso Prunotto di Guarene l’edificio è stato costruito in tempi un po’ più antichi, circa nel XII grazie al contributo dei Marchesi di Saluzzo.

Se inizialmente è stata affidata alle preziose cure dei monaci Cistercensi, successivamente l’Abbazia di Casanova ebbe una funzione ben più rilevante. Col tempo divenne un gancio commerciale tra il Piemonte e la Francia. Purtroppo col passare dei secoli a causa di continui saccheggi, cadde in decadenza fino al 1792, quando il re Vittorio Amedeo III la acquisì.

Da Abbazia a Castello il passo è stato breve: nell’Ottocento diventò una delle tante residenze di caccia dei Savoia. Nel 1868 passò di proprietà al Regio Economato Generale. Nel 1921 fu ceduto all’Opera Nazionale Combattenti. La zona agricola circostante venne divisa in parti eguali e data a privati. Una parte dell’edificio venne affidato alle Suore Salesiane di Maria Ausialiatrice che fino al 1970 lo utilizzarono come sede del Noviziato Internazionale.

Nel 1973 l’abbazia passò nelle mani della Casanova spa che voleva recuperarla dal punto di vista architettonica; purtroppo però i costi erano molto alti e alla fine del secolo scorso l’intero edificio fu acquistato dalla onlus Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione, di cui don Adriano Gennari, sacerdote di San Giovanni Battista Cottolengo, è fondatore e animatore.

L’abbazia oggi…

L’abbazia è stata successivamente restaurata tornando agli antichi fasti ripristinando così il suo ruolo: luogo d’incontro per i fedeli di Carmagnola e Poirino ma anche di Torino.

Per avere maggiori informazioni visitare il sito web.

(credit foto: cenacoloeucaristico)

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende