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Un ponte di ferro ad unica campata: Torino come New York

Da Alessandro Maldera

Giugno 27, 2018

Un ponte di ferro ad unica campata: quando Torino sembrava New York

Un ponte di ferro interamente sospeso sul Po? Sì, c’era, e migliaia di torinesi ne ignorano la sua storia.

Torino è città di ponti, se ne calcolano circa un centinaio, ma tra essi non è presente il più particolare di tutti.

Oggi non ne rimangono che poche fotografie in bianco e nero, ma fu una rivoluzione per la città.

Il ponte era intitolato a Maria Teresa d ‘Austria, consorte del Re di Sardegna: Carlo Alberto.

La capitale era Torino, e dotare la città con una nuova infrastruttura era molto importante e prestigioso.

Un ponte di ferro ad unica campata: quando Torino sembrava New York
Un ponte di ferro ad unica campata: quando Torino sembrava New York

Così il sovrano diede l’ autorizzazione alla costruzione di un nuovo attraversamento sul fiume Po.

La collocazione scelta fu in fondo all’ attuale corso Vittorio Emanuele II, vicino all’ arco di trionfo.

Ad occuparsi della costruzione una società privata che, in cambio, ebbe la concessione di poter richiedere un pedaggio a chiunque ne usufruisse per approdare sull’ altra sponda del fiume per i successivi 70 anni dalla costruzione.

La caratteristica del ponte era proprio come quello che oggi svetta sulla grande mela: interamente sospeso sulle acque ed in ferro.

Lungo 127 metri e largo 6 fu subito soprannominato “il ponte di ferro”, dimenticando il nome originale (“Maria Teresa”).

A sorreggere il peso della struttura due torri per lato con il compito di sorreggere lunghi cavi d’ acciaio.

Inaugurazione : 1840, e fino al 1879 tutto filò liscio.

Negli anni seguenti, a causa dell’ incuria in cui, il ponte iniziò ad essere poco sicuro.

Un ponte di ferro ad unica campata: quando Torino sembrava New York
Un ponte di ferro ad unica campata: quando Torino sembrava New York

Il comune intervenne rilevando la struttura nel 1881, con la conseguente abolizione dell’ obolo dovuto al passaggio.

Purtroppo nemmeno l’ intervento delle istituzioni salvò il ponte di ferro dalla sua triste fine.

Condannato dall’ incuria, il ponte vide la chiusura definitiva pochi anni dopo, nel 1897.

Quasi 10 anni dopo, nel 1906, l’ infrastruttura fu abbattuta e al suo posto venne edificato l’ attuale ponte: “l ‘Umberto I”, monarca da pochi anni assassinato dall’ anarchico Gaetano Bresci.

Con esso se andò un pezzo unico della città che i cittadini provarono a salvare chiedendone lo spostamento, ma tutto fu vano.

La bellissima struttura interamente in ferro scomparve per sempre e con essa un pezzo di storia che ogni torinese oggi vorrebbe ancora ammirare e…calpestare.

Alessandro Rigitano

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende