Le bancarelle di libri di corso Siccardi chiudono: addio dettato dai costi eccessivi
Da Andrea Decorato
Maggio 10, 2018
Dopo 55 anni chiudono le bancarelle di libri di corso Siccardi.
Le attività, che avevano trovato posto nel corso dal 1962, chiuderanno i battenti a partire dal prossimo mese. A giugno, infatti, i titolari abbandoneranno il loro abituale luogo di lavoro, e smantelleranno le bancarelle di loro proprietà.
Come hanno sottolineato alcuni dei commercianti, la scelta di andare via è stata dettata dagli eccessivi costi di gestione. Per poter portare avanti queste attività, infatti, si arriva a spendere mediamente una somma compresa tra i 27mila e i 35mila euro all’anno. Cifre elevatissime per le librerie, che si ritrovano a vendere libri usati per pochi euro, che non bastano a far fronte a tutte le spese (le tasse su tutte).
Torino perde così un altro simbolo del commercio tradizionale. Uno spopolamento progressivo delle attività storiche, che sta colpendo il centro in ogni dove e che sta spersonalizzando sempre di più le vie più auliche della città. I lettori più appassionati, a breve, non potranno fare più affidamento su un vero e proprio punto di riferimento per la propria passione, che consentiva di reperire testi rari e non più editi attraverso una attenta ricerca. Una situazione che poteva e doveva essere gestita in maniera migliore, come sottolineato dai commercianti in fuga.
Andrea Decorato
Andrea Decorato: nato e cresciuto a Torino, città che ama. Sogna e s'impegna per diventare giornalista, ama il calcio, la politica
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