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1 Aprile 2015: inaugurazione del nuovo Museo Egizio di Torino

Da Alessandro Maldera

Aprile 01, 2018

1 Aprile 2015: inaugurazione del nuovo Museo Egizio di Torino

La restaurazione del Museo Egizio di Torino è stata una grande scommessa. I lavori erano iniziati nel 2010 e sono terminati nella fatidica data dell’1 Aprile 2015. Nonostante il cantiere da 50 milioni di euro però (tra i più grandi di Europa), la struttura non ha chiuso al pubblico nemmeno un giorno in cinque anni.

La sfida nel mantenere sempre aperto l’Egizio, ha portato al museo prestigio e numerose presenze. Nel 2014 sono stati registrati 567.688 visitatori, superando il record del 2006 in occasione delle Olimpiadi Invernali (529.911). La reputazione e la notorietà hanno dunque consentito alla struttura di essere uno dei 10 musei più visitati d’Italia e fra i primi 100 del mondo secondo “The Art Newspaper” (maggio 2014).

1 Aprile 2015: inaugurazione del nuovo Museo Egizio di Torino

Il percorso

Il percorso museale è stato studiato a lungo dal Direttore Christian Greco e da otto curatori specializzati. Si sviluppa in quattro piani ricoprendo cronologicamente una linea temporale che va dal 4000 a.C. al 700 d.C. Tra le novità rispetto al “vecchio” Museo Egizio di Torino c’è sicuramente la Galleria dei Sarcofagi. Questa ospita (al secondo piano) alcuni fra i più bei sarcofagi del Terzo Periodo Intermedio e dell’epoca tarda (1100 – 600 a. C). Alcuni ritrovamenti sono stati restaurati presso il Centro di Restauro di Venaria Reale con il contributo de Gli Scarabei, associazione dei sostenitori del Museo Egizio. Il viaggio nel tempo tra i reperti dell’antico Egitto si conclude al piano terra con una suggestiva passeggiata tra le mistiche statue monumentali.

Dal rinnovo del 2015, il Museo Egizio ha iniziato a dialogare con l’innovazione e con la comunità scientifica internazionale investendo sulla ricerca tecnologica. Oltre alle ricostruzioni virtuali, i turisti possono così vivere esperienze 3D basate su documenti e fotografie di archivio. Le videoguide e i testi sono tradotti i sei lingue differenti con particolare attenzione per l’inglese e per l’arabo.

Per maggiori informazioni consultare il sito del Museo Egizio di Torino.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende