14 marzo 1884: muore Quintino Sella, uomo di cultura del Regno d’Italia

Quintino Sella nasce a Sella di Mosso, in provincia di Biella, nel 1827, da una famiglia benestante. L’attività imprenditoriale del padre garantisce a Sella di intraprendere una prestigiosa carriera scolastica.
Dopo la laurea in Ingegneria, conseguita all’Università di Torino, Sella frequenta infatti l’École des Mines, un celebre istituto parigino, dove si specializza nel campo minerario.
L’esperienza in Francia permette allo scienziato di prendere parte ad alcune escursioni nelle miniere francesi ed avvicina l’uomo all’alpinismo.
Il ritorno nel Regno di Sardegna non spegne questo interesse, che continua ad essere alimentato con escursioni sull’arco alpino piemontese e valdostano. Tale passione lo porta a fondare il Club Alpino Italiano, nel 1863.
La Carriera Accademica
Intorno al 1850, inizia la sua carriera accademica come Professore di geometria, presso il Regio istituto tecnico di Torino, oggi noto come Politecnico. Poco dopo, ottiene la cattedra di matematica, presso l’Università di Torino.
Nonostante i numerosi impegni, non viene meno l’apporto di Sella allo studio della cristallografia. In quegli anni, infatti, l’ingegnere assume anche l’incarico di direttore del Museo mineralogico di Torino.
Il suo contributo alla ricerca scientifica fu colossale: nel 1881 fonda la SGI (Società Geologica Italiana) e le sue pubblicazioni sulla cristallografia gli conferiscono una fama internazionale.
Ottiene, difatti, l’onore di assegnare il proprio nome ad un minerale di nuova scoperta (la sellaite) e viene eletto membro della prestigiosa Accademia delle Scienze di Gottinga, in Germania.
Contestualmente al suo impegno nel campo scientifico, Quintino Sella riveste anche importanti incarichi politici.
Nominato tre volte Ministro delle Finanze del Regno di Italia è uno dei massimi esponenti della Destra storica
La formazione scientifica sviluppa in Sella un sentimento anticattolico, che si esprime dapprima con la partecipazione alla stesura della Legge Casatie, in seguito, con l’adesione alla Legge sulle Guarentigie.
Sella è, infatti, un fervente sostenitore dei moti rivoluzionari che portano alla Breccia di Porta Pia, con l’annessione di Roma al Regno d’Italia.
L’uomo politico assume anche l’incarico di Segretario generale del Ministero dell’Istruzione, riuscendo a dare impulso all’istruzione professionale.
Una delle iniziative realizzate in quell’ambito è l’istituzione della prima scuola professionale pubblica, a Biella.
Quintino Sella muore nella sua città natale, all’età di 57 anni.
La sua figura eclettica è oggi ricordata come una dei massimi esponenti del panorama politico e scientifico italiano di metà ottocento.