20 novembre 1942: Torino bombardata, centinaia di morti e feriti
Nov 20, 2017
2 minutes read
7024
Tempo di lettura: 2minuti
Aggiornato il 25 ottobre 2020
20 novembre 1942: Torino viene bombardata dalla Raf, centinaia di morti e feriti in città
Una data terribile nella memoria dei torinesi è il 20 novembre 1942: Torino viene distrutta dai bombardamenti della RAF. (Royal Air Force)
Una delle pagine più buie della storia della nostra città veniva scritta un giorno come oggi di oltre settant’anni fa.
Le forze alleate, durante il secondo anno dall’inizio della Seconda Guerra mondiale, misero a ferro e fuoco il capoluogo piemontese con 232 aerei, che bombardarono ininterrottamente ogni angolo della città.
L’attacco aereo durò dalle 21:30 alle 23:00 e provocò la morte di 117 persone. Si contarono anche 120 feriti.
Stabilimenti, fabbriche e palazzi caddero sotto i colpi di potenti bombe incendiarie e al fosforo.
In tutto, gli ordigni lanciati colpirono a distanza di trenta secondi l’uno dall’altro.
Un inferno durato un’ora e mezza, contro il quale i mezzi di soccorso non riuscirono a combattere più di tanto, per quanto lo sforzo profuso fu enorme.
Un giorno da dimenticare
Il partigiano Emanuele Artom ricorda così nel suo diario quella triste notte infuocata
“Torino, 21 novembre 1942. Ieri sera, quando suonarono le sirene, andammo al rifugio. Dopo mezz’ora di silenzio, le prime bombe dirompenti e incendiarie. Uno schianto e la luce si spegne. Presosi l’incarico di calmare l’inquietudine, un coinquilino dice a ogni colpo rumoroso: «È caduta una bomba; che cosa c’è di speciale?». Verrebbe voglia di rispondere: «Niente, è la cosa più naturale del mondo!». A un certo punto, quando gli spari cessano, qualcuno si affaccia al portone e torna dicendo che tutta Torino brucia. Allora salgo con papà e vedo una visione impressionante. Il cielo tutto rosso per chilometri e chilometri. Le serrande dei negozi divelte e contorte, in terra larghe macchie bianche, il fosforo lasciato cadere dagli inglesi. Sembra che una nuvola di fuoco, resa ancor più luminosa dall’oscurità, gravi su Torino. Così si possono immaginare le ultime ore di Sodoma e Gomorra. Questa notte ho assistito a uno spettacolo che molti non hanno mai visto; pareva il rogo di una città di 600 000 abitanti. Stamani mi sveglio verso le sette e scendo con la mamma. Le vie cosparse di frammenti di vetro e biancheggianti di fosforo, i negozi sembrano saccheggiati, ma abbiamo l’impressione che gli incendi di questa notte lasciassero prevedere il peggio. Per la strada grande animazione, crocchi presso i luoghi più colpiti. Sembra che ci sia più gente, perché i tranvai non funzionano. Piazza San Carlo brucia ancora ed è piena di gente”.
20 novembre 1942: Torino bombardata, centinaia di morti e feriti
Una città intera in fiamme, che vedeva le sue piazze piene di persone spaventate e disperate.
Sotto le bombe alleate cadde anche la caserma dei vigili del fuoco.
Ma nonostante l’edificio di corso Regina Margherita fosse in fiamme, dilaniato dalle bombe il lavoro dei pompieri fu encomiabile.
I vigili del fuoco furono i veri eroi di quella tragedia: nonostante le tante difficoltà lavorarono per oltre 50 ore di seguito.
Interventi continui che salvarono centinaia di torinesi intrappolati sotto le macerie.
Il tuo supporto aiuta a proteggere l'indipendenza di Mole24 e significa che possiamo continuare a fornire contenuti di qualità che aiutano a valorizzare e far riscoprire la città di Torino. Ogni contributo, per quanto grande o piccolo, è prezioso per il nostro lavoro.