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“La casa senza spigoli di Torino”

Da Alessandro Maldera

Maggio 31, 2017

“La casa senza spigoli”è conosciuta come la casa dell’obelisco ed è stata teatro di un film di Dario Argento, il gatto a nove code.

Si trova di fronte all’obelisco di Piazza Crimea, nel quartiere Borgo Po.

È un edificio costruito nella seconda metà degli anni ’50 su progetto di Sergio Jaretti Sodano e Elio Luzi.

Attira lo sguardo perché si percepisce qualcosa di diverso rispetto agli altri edifici. In effetti è tutto curve! Le forme sinuose evocano lo stile dell’architetto spagnolo Gaudì.

E’ stata una sorta di provocazione all’architettura torinese degli anni ’50. Forse per gioco o forse come operazione promozionale dell’impresa che lo costruiva.

Fu l’Impresa di costruzioni Manolino a commissionare il progetto e lo realizzò tra il 1954 e il 1959.

In controtendenza rispetto all’epoca sono anche i materiali da costruzione. Sulla facciata si vedono i rilievi orizzontali sovrapposti, in pietra artificiale.

I pilotis, che sono i pilastri che sorreggono l’edificio, riprendono il motivo della facciata a rilievi sovrapposti.

"La casa senza spigoli di Torino" raccontata dalla nostra House Hunter

Accedendo nell’androne sembra di entrare in una grande ostrica con gradini concavi.

Comunque negli appartamenti gli spigoli ci sono: la planimetria dell’edificio è variegata ma regolare.

Cinque sono i piani fuori terra, ciascuno con tre appartamenti. Alcuni su due livelli. Tutti con le pareti interne rettilinee!

Gli appassionati dei film di Dario Argento, avranno sicuramente riconosciuto la casa dell’obelisco nel film “Il gatto a nove code”.

E’ il luogo dove avviene il terzo omicidio.

Cercando case, il mio occhio è stato catturato da un palazzo all’angolo tra via Vela e via Morosini.

Mi sono soffermata a guardarlo e solo dopo mi sono resa conto che mi ricordava la casa dell’obelisco.

Facendo le verifiche sull’immobile ho avuto la conferma: il progetto è proprio dello Studio A5, nato dalla naturale evoluzione dello Studio Luzi.

A cura di Laura Polesinanti,

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende