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Ingegner Perotto, l’inventore del pc

Da Alessandro Maldera

Gennaio 22, 2017

Prima dei moderni processori a cui siamo abituati, dei tablet e di tutta la tecnologia presente nelle nostre case, un torinese,

Pier Giorgio Perotto aveva inventato il primo personal computer della storia.

Pier Giorgio Perotto è stato un ingegnere piemontese nato nel 1924 e deceduto nel 2002. Il suo contributo nell’ambito informatico si sviluppo’ appieno negli anni ’60 quando lavorava come progettista alla Olivetti, azienda piemontese famosa in tutto il mondo per le sue idee all’avanguardia e per i progressi tecnologici che, già all’epoca, venivano guardati con ammirazione dagli Stati Uniti d’America.

Il progetto che la storia avrebbe poi nominato “primo personal computer” è stato il Programma 101. Di base il prodotto altro non era che un calcolatore di medie dimensioni in grado di immagazzinare numerosi dati e di aiutare i suoi fruitori nei calcoli e nelle operazioni di scrittura. Adatta sia all’utilizzo aziendale che domestico la macchina di Perotto si proponeva come uno strumento del tutto nuovo, relativamente low cost e in grado di semplificare veramente la vita dei suoi fruitori.

Ingegner Perotto, l'inventore del pc
Ingegner Perotto, l’inventore del pc

Lo stesso ingegnere infatti, una volta implementata la macchina, aveva dichiarato di averla concepita come uno “strumento amichevole” in grado di svolgere tutta una serie di mansioni che fino a quel momento avevano richiesto tempo e fatica, nonché l’intervento di persone più esperte. Programma 101, detto anche affettuosamente Perottina fu prodotto nel 1965 e venne diffuso in 44.000 pezzi dopo aver ottenuto grande successo nell’esposizione universale di New York di quell’anno. Il prezzo di lancio ammontava a poco più di 3000 $ e la macchina uscì di produzione nel 1971 dopo aver venduto ogni singolo articolo. Perottina pesava più di 35 kg ma per l’epoca le sue caratteristiche di sistema e i suoi accessori integrati come stampante e tastiera furono davvero avveniristici e stupirono tutto il mondo.

Il Programma 101 di Perotto fu lanciato quasi in sordina rispetto al resto della produzione della Olivetti, in quanto l’azienda aveva deciso di non dare troppo spazio agli apparati elettronici.

Tuttavia, proprio il grande successo che ebbe la P101 all’esposizione newyorkese, in Italia e anche in altri paesi del mondo, spinse l’azienda a puntare in quella direzione per le produzioni future. Il momento più significativo fu quando la Olivetti inizio’ la propria collaborazione con la General Electric (dando vita all’OGE) e quando la Underwood, azienda americana che si occupava della produzione della ditta piemontese negli USA, chiese di incrementare ulteriormente la produzione di P101 negli States per rifornire gli apparati governativi e federali.

Strutturalmente la Perottina e’ stata dunque il primo esempio di personal computer, nella misura in cui è stata il primo macchinario in grado di compiere operazioni matematiche e non ad uso e consumo della sua utenza, mantenendo dei dati su una scheda di memoria. La possibilità di interagire agevolmente con la macchina e di stampare il proprio lavoro comodamente a casa, hanno fatto della P101 il primo vero esemplare di tecnologia user friendly domestica e non, al livello di quella che solo anni e anni dopo sarebbe arrivata a essere alla portata di tutti. Il primo prodotto storico così simile ai nostri attuali computer fu dunque opera di un torinese e rappresenta ancora oggi un’eccellenza di cui Torino e il Piemonte possono andare fieri.

Francesca Palumbo

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende