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Torino e i fantasmi: 5 castelli “infestati” da visitare

Da Alessandro Maldera

Ottobre 25, 2016

Halloween è vicino… quale momento migliore per parlare di fantasmi? Entriamo nei castelli infestati di Torino e provincia.

  • Il castello di Moncalieri e la Reggia di Venaria: se volete trascorrere un Halloween in compagnia di celebri fantasmi sabaudi, non vi resta che recarvi in due delle più note Residenze Reali appartenute a casa Savoia: il castello di Moncalieri e la Reggia di Venaria. Il castello di Moncalieri pare sia spesso “visitato” dalla Bela Rosin, amante e poi moglie di Vittorio Emanuele II di Savoia, re d’Italia.

Si direbbe che la Bela Rosin – al secolo Rosa Vercellana – continui a insidiare giovani aitanti anche sotto forma di ectoplasma: infatti, leggenda vuole che la donna turbi sovente i sonni degli allievi Carabinieri che soggiornano nel castello, camminando nella notte lungo il perimetro dell’edificio. Spostandosi a Venaria, si potrebbe avere la fortuna di incontrare nientemeno che Vittorio Amedeo II.

Alcuni sostengono di aver avvistato lo spirito del sovrano aggirarsi nelle stanze della Reggia, con una candela in mano ad illuminare il suo cammino, accompagnato da un profumo intenso di bergamotto, pianta che aveva fatto coltivare in vita proprio nei giardini circostanti.

  • Il castello della Rotta: situato fra Moncalieri e Villastellone, è stato definito dagli amanti dell’occulto come il luogo più infestato non solo del torinese, ma di tutta Italia, un curioso primato che ben si accosta all ’identità di Torino come capitale italiana del soprannaturale. Costruito nel XII° secolo, il maniero ha un aspetto macabro, oscuro e lugubre, che ha di certo alimentato le leggende sorte intorno alla sua storia.

Dapprima proprietà dell’Ordine dei Templari, passato poi nelle mani dei Savoia, il castello della Rotta è attualmente una residenza privata. Oltre agli abitanti “umani”, l’austero edificio si dice che ospiti una moltitudine di presenze spettrali. Fra le apparizioni più ricorrenti, troviamo il fantasma di un prete, murato vivo nel castello, un cavaliere templare a cavallo, i cui resti furono rinvenuti durante recenti lavori di ristrutturazione, una giovane marchesa gettata dal marito da una delle torri, e persino una processione di spettri, che si tiene ogni anno nella notte fra il 12 ed il 13 giugno.

avigliana

  • Il castello di Avigliana: teatro di battaglie sanguinose, il castello di Avigliana è avvolto dal mistero; la leggenda narra che nella zona antistante ad esso sono apparse nel tempo diverse figure misteriose: un soldato munito di alabarda in compagnia di altri guerrieri, che sembri fosse il fantasma di Filippo II di Savoia e una splendida fanciulla.

Ed è questo, senza dubbio, il personaggio più suggestivo: una donna in abito verde, dai capelli biondi raccolti in un filo di perle, accompagnata da due damigelle e da una scorta armata che, prima di sparire nel nulla, ha dato vita ad un aspro combattimento con dei nemici.

  • Il castello di Arignano: si narra che verso la fine del XIV nella rocca abitasse una coppia di giovani sposi. Lui era molto geloso, un giorno accecato dall’ ira strangolò la moglie mentre passeggiava in giardino. Poi la gettò in fondo ad un pozzo. E, come se nulla fosse, accusò un servo del delitto ed il poveretto, dopo un sommario giudizio, venne impiccato.

Da quel momento nella rocca iniziò una vita di bagordi e di lussuria mentre nelle campagne si moriva di fame per una prolungata carestia. La popolazione stufa di soffrire la fame mentre il signore di turno sprecava cibo e denaro, si ribellò ed entrò nella rocca. Il castellano venne fatto prigioniero e di lui non si seppe più nulla.

Il castello venne abbandonato e chiamato dai contadini “castello maledetto”. Da allora ad Arignano si racconta che il fantasma di una fanciulla completamente vestita di bianco vaghi per le stanze della rocca. Alcuni assicurano anche che all’ imbrunire la bellissima contessa si affacci dalla finestra più alta del castello. O ancora che si aggiri per il paese, come narrano le storie legate al tesoro.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende