“La Passione secondo Carol Rama” da oggi in mostra alla Gam

La GAM di Torino apre le sue porte all’artista Carol Rama e i suoi lavori diventano una mostra retrospettiva sulla trasgressione e sull’anticonformismo della sua poetica.
“La Passione secondo Carol Rama” è la nuova mostra che la GAM di Torino ospita dal 12 ottobre 2016 al 5 febbraio 2017, andando ad aggiungersi al ricco programma culturale della città sabauda.
La retrospettiva su Carol Rama (1918-2015), a cura di Teresa Grandas e Paul B. Preciado, permetterà a tutti i visitatori di conoscere un’artista torinese che ha saputo ribaltare le narrazioni e le letture dominanti della storia dell’arte attraverso l’eccezionalità della sua ricerca artistica.
Olga Carolina Rama, nota come Carol Rama, figlia di un piccolo imprenditore, inizia a dipingere come autodidatta fin dalla prima adolescenza. In seguito a episodi familiari dolorosi, tra i quali le cure psichiatriche della madre e il probabile suicidio del padre, utilizza la sua arte per esorcizzare la sofferenza e le paure interiori.

L’espressione artistica è segnata da un anticonformismo evidente e da un linguaggio trasgressivo, talvolta considerato osceno nel clima culturale all’ombra della Mole. Sin dagli anni Trenta e Quaranta del ‘900 crea opere dal grande significato simbolico in cui si esprime senza censura.
Per quasi un secolo, vive e lavora nella sua casa a Torino, dove ogni oggetto assume valori simbolici fino ad elevarla ad opera d’arte totale. Nel 2003 riceve il Leone d’oro alla carriera alla Biennale di Venezia, giunto dopo settant’anni di attività e crescita artistica. A pochi anni dalla sua ultima opera, muore a 97 anni nella sua casa-studio di Via Napione 15 nel quartiere Vanchiglia.

Con una selezione di circa 200 opere, la mostra “La Passione secondo Carol Rama” ripercorre l’incessante sperimentazione di tecniche e l’inquietudine vitale dell’artista attraverso momenti salienti: dai primi acquerelli apertamente erotici ed espressionisti degli anni Trenta e Quaranta, ai collage/bricolage tattili degli anni Sessanta e Settanta in cui composizioni di materiali inquietanti, come siringhe, occhi di vetro o camere d’aria in gomma, sembrano guardare lo spettatore da fondi pittorici informali e magmatici, fino ai lavori e alle incisioni che Rama realizza dagli anni Ottanta, dove appaiono corpi, dentiere, lingue, organi genitali, figure di animali e scarpe abitate da figure falliche.
La Mostra, realizzata per il museo MACBA di Barcellona, è ospitata alla GAM sotto il coordinamento curatoriale ed editoriale di Anna Musini per omaggiarne la memoria nella sua Torino.
Orario: da martedì a domenica 10-18.
Ingresso: 10 euro; ridotto 8 euro.
Ingresso libero: Abbonamento Musei e Torino Card.
Info: 011.4429518 – 011.4436907 – gam@fondazionetorinomusei.it – www.gamtorino.it.
Daniele Reali da Ceva