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Alessandro Cruto, inventore torinese della lampadina

Da Alessandro Maldera

Marzo 18, 2016

Pochi se ne ricordano, ma anche Torino ha avuto il suo genio incompreso.

Si tratta di Alessandro Cruto, eclettico scienziato ed inventore vissuto nella provincia torinese a cavallo tra Ottocento e Novecento.

La sua storia ricorda è legata a quella di un altro celeberrimo inventore, Thomas Alva Edison, e in particolare a un oggetto allora innovativo ma entrato poi a far parte della quotidianità, la lampadina a incandescenza.

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Cruto era nato a Piossasco nel 1847, figlio di un semplice capomastro, ma studiò architettura, chimica e fisica sperimentale alla Regia Università di Torino. Il suo primo interesse fu il carbonio, e in particolare la ricerca di una tecnica per ottenerne la forma più preziosa, il diamante, attraverso un processo di cristallizzazione.

Continuo a lungo i suoi esperimenti, allestendo un laboratorio nel suo paese natale mentre aiutava il padre nell’amore di capomastro. I suoi tentativi di ottenere i diamanti dall’etilene gli consentirono sì di produrre carbonio, ma solo in forma di grafite.

I filamenti di gastrite tornarono sul sentiero di Alessandro Cruto poco dopo, quando, dopo aver sentito alcune conferenze di Galileo Ferraris, decise di indirizzare I suoi studi alla ricerca di un filamento adatto per la lampadina, recente invenzione dell’americano Edison.

Il filamento creato da Cruto era fatto proprio di grafite, e con l’aiuto dell’università di Torino venne messa all’interno di una lampadina funzionante solo cinque mesi dopo che Thomas Edison aveva brevettato la sua negli Stati Uniti.

Presentate a una fiera internazionale a Monaco di Baviera nel 1882, le lampadine di Alessandro Cruto producevano una luce più bianca delle americane, e ottennero grande successo punto furono venduti in Francia, Italia, Cuba, e negli stessi Stati Uniti.

Il grande successo costrinse Cruto a creare un nuovo laboratorio, più grande, ad Alpignano, sulle rive della Dora Riparia. L’azienda fu diretta personalmente da Cruto fino al 1889, anno in cui l’inventore si dimise per tornare ad occuparsi dei suoi esperimenti.

Cruto morì nel 1908, dimenticato da tutti, mentre l’azienda venne rilevata dalla Philips nel 1927. Anni dopo gli sono state dedicate una via di Barriera di Milano e un murales in Borgata Lesna.

Ad Alpignano, invece, è stato aperto l’Ecomuseo Sogno di Luce, dedicato proprio ad Alessandro Cruto.

Giulia Ongaro

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende