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Pranzo di Natale alla piemontese: i piatti della tradizione

Da Alessandro Maldera

Dicembre 24, 2015

Il pranzo di Natale “alla piemontese”

Natale è un momento magico in cui la tavola diventa il centro delle celebrazioni. In Piemonte, come in è un’occasione speciale per gustare piatti tradizionali che raccontano la storia e la cultura del territorio. Questi ultimi sono caratterizzati da una combinazione di modernità e tradizione, che si riflette sia nei sapori che nella presentazione.

Antipasti: un inizio goloso

I piemontesi iniziano la festa con antipasti che stuzzicano l’appetito e preparano il palato per i piatti successivi. Tra i  amati c’è l’insalata russa:  una prelibatezza piatto, di origini russe ma ormai parte integrante della cucina piemontese. E’ preparato con verdure bollite come carote, patate e piselli, condite con maionese fatta in casa. Insomma, un antipasto fresco e leggero.

Un’altra pietanza imperdibile è il vitello tonnato. Questo piatto prevede la cottura del vitello con erbe aromatiche e vino bianco, accompagnato da una salsa a base di tonno e uova. Il contrasto tra la delicata carne di vitello e la salsa saporita al tonno crea un’esplosione di sapori in bocca.

La bagna cauda è il grande classico del Piemonte. Questa salsa a base di olio, aglio e pasta di acciughe viene servita insieme ai peperoni al forno. I peperoni dolci e succulenti si abbinano perfettamente alla salsa intensa e saporita.

Il pranzo di Natale “alla piemontese”

Primi piatti: la pasta che conquista

Un trionfo di pasta e salse ricche di sapore. Gli agnolotti sono uno dei piatti più rappresentativi del Piemonte. Questa pasta fresca ripiena di carne, solitamente di manzo o vitello, viene condita con sugo d’arrosto o burro e salvia. Gli agnolotti del plin, caratterizzati dalla chiusura con un pizzicotto, sono una variante particolarmente apprezzata.

I tajarin sono un alternativa alla pasta fresca. Questi sottili fili di pasta all’uovo vengono conditi con burro fuso, formaggio e tartufo. I tajarin sono una pietanza semplice ma dal sapore intenso e delicato, grazie al prezioso tartufo.

Secondi piatti: tripudio di carne

I secondi piatti del pranzo di Natale “alla piemontese” sono un’ode alla carne di qualità e alle preparazioni tradizionali. Il brasato al Barolo è senza dubbio uno dei piatti più rappresentativi della tradizione piemontese. Questo piatto richiede una lunga cottura della carne in vino Barolo, che conferisce al brasato un sapore intenso e succulento. Il risultato finale è una carne morbida e saporita, che si scioglie in bocca.

Un altro secondo degno di nota è il bollito misto. Questo piatto prevede la cottura di diverse carni, come manzo, cappone e pollo, insieme a verdure. Quindi, viene servito con una selezione di salse, tra cui quella verde a base di prezzemolo, aglio e acciughe, o il bagnet ross

Dolci: un finale goloso

Il pranzo di Natale “alla piemontese” culmina con una selezione di dolci tradizionali che deliziano il palato. La coppa di Seirass è un dolce a base di ricotta piemontese, chiamata anche coppa sabauda, che viene arricchita con uova, zucchero, panna montata e marsala. Questo dessert cremoso e delicato è perfetto per concludere il pasto in modo dolce.

Le bignole sono piccoli e soffici gusci di pasta lievitata ripieni di crema pasticcera. Questi dolci sono irresistibili e rappresentano un’ottima scelta per chi ama i sapori classici e golosi.

Vini piemontesi: abbinamento perfetto

Durante il pranzo di Natale “alla piemontese”, non possono mancare i vini locali per accompagnare i piatti. I vini piemontesi sono rinomati in tutto il mondo per la loro eccellenza e si abbinano perfettamente alla cucina tradizionale del territorio. Durante il pranzo, è consigliabile servire vino rosso come il Barolo o il Nebbiolo, che si sposano alla perfezione con i sapori intensi e complessi dei piatti piemontesi. Degni di menzione anche gli spumanti e le bollicine del territorio, ottimi anche per festeggiare Capodanno.

Articolo aggiornato il 20/12/2023

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende